La crisi di governo entra a Palazzo Madama, dove alle 16 sarà convocata la conferenza dei capigruppo che dovrà fissare la data del dibattito – e del voto – parlamentare sulla mozione di sfiducia presentata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini nei confronti del premier Giuseppe Conte.
La presidente del Senato Elisabetta Casellati, che in questo caldo agosto a poco più di un anno dalla sua presidenza, si trova a dover mediare in un ormai incalzante crisi di governo, avverte sottolineando che se in capigruppo dovesse registrarsi uno scontro e un conseguente stallo, sarà l’Aula ad avere l’ultima parola: “La convocazione dell’Assemblea, nell’ipotesi in cui il calendario dei lavori non venga approvato in capigruppo all’unanimità, non costituisce forzatura alcuna, ma esclusivamente l’applicazione del regolamento”.
Secondo i canoni di legge l’ art. 55, comma 3, prevede infatti che sulle proposte di modifica del calendario decida esclusivamente l’Assemblea, che è sovrana. Non il presidente, dunque.
Ancora, aggiunge la Presidente che Il “rispetto delle regole” è a “garanzia” dei cittadini.
Dunque, una sorta di ammonimento celato all atteggiamento fin troppo saccente del ministro degli interni Salvini che ha più volto esortato i Senatori e Parlamentari a fare in fretta pur di arrivare il primo possibile al voto.
(Ol. Vi)