Dopo i miglioramenti mostrati soltanto pochi giorni fa da due pazienti di Napoli affetti da Covid-19 , curati con un farmaco normalmente utilizzato contro l’artrite reumatoide, l’azienda Roche ha deciso di fornire gratuitamente questo medicinale, il tocilizumab, alle regioni italiane che lo richiederanno. La casa farmaceutica spera in questo modo di aiutare le strutture sanitarie del Paese a gestire l’emergenza causata dalla diffusione del coronavirus, puntando sul fatto che, come anche in Cina il farmaco per l’artrite reumatoide era stato utilizzato per trattare il Covid-19 “con risultati molto interessanti”.
Il tocilizumab per l’artrite reumatoide era già stato utilizzato in via sperimentale in Cina per curare 21 pazienti con infezione da coronavirus, ottenendo su alcuni di questi “addirittura recuperi dell’ossigenazione in 24-48 ore”, come spiegato da Ascierto. Per quanto riguarda il paziente intubato dopo aver contratto il Covid-19, curato a Napoli insieme a una seconda persona, anche in questo caso i medici avevano notato secondo Ascierto “segni importanti di ripresa, in termini di ossigenazione” in seguito all’utilizzo del farmaco normalmente efficace contro l’artrite reumatoide.
Oltre al farmaco in Italia stanno arrivando i rinforzi dalla Cina: medici e presidi sanitari sono in viaggio verso il nostro Paese.
Il team di sette esperti cinesi atteso in Italia include anche due specialisti in malattie respiratorie del West China Hospital della Sichuan University, ha riportato lo Sichuan Daily. La Cina, criticata per l’opacità delle informazioni date alla scoperta del nuovo coronavirus a Wuhan, ha ringraziato i Paesi che hanno donato materiale protettivo e sanitario nel momento di massima emergenza, mentre sollecita ora la cooperazione globale per combattere l’epidemia, fornendo aiuti ai Paesi più colpiti e accusando gli Usa di usare la crisi per «insultare la Cina».
In una telefonata ieri con il collega italiano Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto che Pechino non dimentica «il prezioso supporto» avuto dall’Italia quando «noi eravamo nel momento più difficile della lotta all’epidemia. Adesso, siamo disponibili a stare con forza accanto al popolo italiano». E malgrado la Cina abbia un grande bisogno di materiale sanitario, «supereremo le difficoltà e offriremo gli aiuti all’Italia, incluse le maschere, e aumenteremo l’export di materiale e equipaggiamenti per andare incontro alle urgenti necessità dell’Italia». La Cina ha donato materiale sanitario, tra mascherine e kit per i test al coronavirus, a Paesi come Iran, Pakistan, Corea del Sud e Giappone, inviando team di medici e specialisti in Iraq e in Iran.
(Ol. Vi)