Il disegno leghista e proto-leghista di istituzionalizzare in via definitiva lo storico gap Nord-Sud, sia tramite l’attuazione del regionalismo differenziato sia attraverso gli “scippi” a monte, in itinere e a valle non solo dei fondi sociali europei ma anche di quelli relativi al Pnrr, avanza nel silenzio assordante dei media sedicenti nazionali.
Tra coloro che da anni denunciano e si oppongono tenacemente alle politiche sperequative che accentuano i divari sociali, economici e civili di un Paese sempre più diviso e diseguale, va annoverata a Cercola la lista civica progressista “Città Futura”, che, ben consapevole della rilevanza della posta in gioco, premette al suo programma politico per le elezioni locali del prossimo 14 maggio un riferimento critico significativo alle politiche nazionali di discriminazione classista e territoriale.
“Nei prossimi 5 anni – osserva ‘Città Futura’ – la nostra città dovrà prendere decisioni cruciali per essere al passo coi tempi. Da un lato c’è il PNRR, che coinvolgerà direttamente i Comuni in progetti di oltre 30 miliardi. Dall’altro le scellerate politiche del governo contro le fasce deboli: il taglio al reddito di cittadinanza e l’autonomia differenziata dovranno essere contrastati con interventi locali e grandi mobilitazioni generali”.
Bene ha fatto “Città Futura” a premettere al suo programma di governo locale i riferimenti critici all’attacco ai poveri e all’attacco al Sud, in quanto, lo si sa, senza soldi non si cantano messe e si corre il serio rischio di celebrare le nozze coi fichi secchi, se non di fare in campagna elettorale delle vere e proprie promesse da marinai.
