“San Giorgio a Cremano non è interessata da questa vicenda, non c’è mai stato un doppio calcolo delle tasse riguardanti le pertinenze, ovvero garage e cantine” , così il sindaco Giorgio Zinno, che mette il punto sul caos Tari che ha riguardato molti comuni.
Gli uffici dell’Ente, incaricati dall’assessore al Bilancio Luigi Goffredi, hanno verificato immediatamente la corretta applicazione delle quote variabili, constatando che i calcoli sono esatti e che la tariffa è stata applicata in maniera corretta. In sostanza, come previsto dal Mef, la quota variabile è stata applicata una sola volta per tipologia di occupazione. Ad esempio, nel caso di un appartamento composto anche da un garage e da un cantina, la quota variabile della Tari si calcola una sola volta in base alla superficie dell’immobile e non in relazione anche alle pertinenze. Il dubbio sollevato riguardava proprio la parte variabile della tariffa che, in molti comuni e per anni, sarebbe stata fatta pagare sia per quanto riguarda l’immobile sia per quanto riguarda garage e cantine. L’amministrazione fuga invece ogni dubbio facendo sapere ai residenti, impauriti dalle notizie circolate in questi giorni, che le cifre comunicate alle utenze corrispondono a quelle da versare secondo calcoli esatti.
“Gli uffici hanno lavorato in maniera precisa e non vi è alcun problema per i residenti – chiarisce Luigi Goffredi – quindi stop ad ogni possibile speculazione anche da parte di chi sta creando falsi allarmismi sui social e in città”. L’assessore dunque rassicura i sangiorgesi: “Nessuno ha mai pagato più di quanto dovuto”.
“Per quanto ci riguarda sono state date notizie fuorvianti – prosegue Zinno – Il ministero ha sollevato un problema tecnico che non riscontriamo nel sistema tariffario di San Giorgio a Cremano. Gli uffici sono disponibili a fornire tutte le informazioni ma a prescindere da coloro che vorranno ulteriori dettagli, sia chiaro che non vi è alcun problema sulla questione”.
A marzo il comune di San Giorgio a Cremano aveva approvato la riduzione della Tari per alleggerire il peso contributivo dei cittadini e dei commercianti, con un meticoloso lavoro sul bilancio. Più in generale comunque la Tari comprende una quota fissa e una variabile. La prima è in proporzione ai metri quadrati dell’abitazione mentre la seconda cresce secondo il numero dei membri della famiglia. L’errore in alcune città è stato commesso sulla quota variabile, che andrebbe calcolata una sola volta sull’insieme di casa e pertinenze immobiliari, tenuto conto del numero dei familiari. I comuni accusati di aver gonfiato per errore la tassa l’avrebbero applicata tante volte quante sono le pertinenze dell’abitazione. San Giorgio a Cremano non rientra tra questi.