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27 Aprile, 2024

Ambivalenza, cos’è?



 

L’ambivalenza è, letteralmente, la forza di ambe le parti, ovvero due individui diversi che cooperano anche se tra essi sono contrastanti,questo particolare ci porta ad una visone diversa rispetto a quella a cui siamo abituati. In questa accezione infatti, ambivalenza diviene legame unico e speciale tra due forze che decidono di essere insieme qualcosa di unico.

Come molte parole, anche questa assegna un particolare potere alla lingua italiana:

L’ambiguità,poter avere più significati è, di fatti, un pregio.

Ambivalente è anche un soggetto psicopaticamente compromesso, che tende a nutrire in egual misura due sentimenti diametralmente opposti nel contempo e nei confronti dello stesso soggetto (amore ed odio).

Uno studio del laboratorio di Neurobiologia dell`UCL, University College London mostra che, paradossalmente, il nostro cervello attiva le medesime aree celebrali in presenza di odio e amore, ovvero entrambi i sentimenti colpiscono parte della corteccia frontale e parte della sotto corteccia (putamen e insula).

La trasformazione da passione amorosa a passione aggressiva è spesso presente quando un rapporto amoroso fa perdere la dignità ad un individuo, in questo caso spesso si scatena un “contraccolpo” che comporta la ribellione del partner sottomesso che tende a liberarsi dalla trappola.

L’ambivalenza è un sentimento complicato che tende a far avere di se un accezione negativa anche per il suo significato volgare, per “Ambivalènt” si intendeva classificare un individuo traditore, con due piedi in una scarpa, ad oggi possiamo dire di aver ormai superato questo indirizzo prevenuto ma stentiamo ad usare questo aggettivo a finalità di complimento.

Ci auguriamo che un giorno l’ambivalenza possa essere vista come virtù, magari la virtù di una coppia diversa tra di loro ma innamorata che si unisce in una danza univoca, collaborando con un unico obiettivo.



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