Tra scippi della spesa pubblica complessiva, dei fondi del Pnrr, del FCS del settennio appena concluso, attacchi al RdC ed attuazione dell’autonomia differenziata, il governo Meloni punta ad istituzionalizzare e ad acuire ulteriormente lo storico divario tra le “due Italie”. Nel frattempo, quasi tutte le forze politiche di opposizione tacciono, nicchiano o balbettano.
Proprio ieri dalle pagine di “Repubblica-Napoli”, il costituzionalista emerito della Federico II Massimo Villone si è chiesto: “Cosa fa la sinistra? È giusto che si infiammi per la pace, e per il 90000 che sono venuti dall’Africa e sbarcati sulle nostre coste. La decenza umana lo impone. Ma perché non si infiamma anche per gli oltre venti milioni di donne e di uomini che si trovano e rischiano di rimanere in una condizione di minorità? La nostra Africa l’abbiamo in casa, e si chiama Mezzogiorno”.