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29 Marzo, 2024

Visti da Sud – Tra il dire di Andrea Orlando (PD) e Luigi Di Maio (M5S) e il fare del loro Governo c’è di mezzo il mare: il Sud sempre più ridotto a colonia estrattiva interna



Di recente, il vicesegretario del Partito Democratico Andrea Orlando (Il Quotidiano del Sud, 10 novembre 2020) e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S) (Il Quotidiano del Sud, 12 novembre 2020) hanno rilasciato delle dichiarazioni a favore del superamanto dello storico divario tra il Nord e il Sud di un Paese sempre più diviso e diseguale. Peccato, però, che l’operato del loro Governo vada nella direzione diametralmente opposta.

Infatti, mentre Orlando ha dichiarato che bisogna rivedere il Titolo V della Costituzione per garantire la supremazia dello Stato nei confronti delle Regioni in modo tale da superare gli squilibri territoriali, il suo compagno di Partito, il dem Francesco Boccia, in qualità di Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie va nella direzione diametralmente opposta e spiana la strada alle Regioni “secessioniste” Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, inserendo la sua legge quadro sull’autonomia differenziata come allegato alla Legge di Bilancio.

Inoltre, mentre Di Maio sostiene che “Per me e per questo Governo il Mezzogiorno è una priorità”, non solo, ad oggi, sia il Governo giallo-verde di cui ha fatto parte, sia quello giallo-rosso di cui fa parte, hanno disatteso per gli anni finanziari 2019 e 2020 la clausola della soglia minima del 34% degli stanziamenti pubblici complessivi in favore del Sud, così come prevedono, invece, sia la Costituzione che la legge 42/2009,  ma il Governo di cui è Ministro si appresta a fare la stessa cosa anche per il 2021, proprio quando la crisi pandemica aggrava le già pessime condizioni di “vita”, “salute” e “lavoro” del’“ammalato” Mezzogiorno .

In sintesi, al contrario di quanto afferma il duo Orlando-Di Maio, il Governo del cambiamento Conte bis si appresta a varare una Legge di Bilancio che va contro gli interessi ed i diritti del Sud: conferma della “leva di porco” della spesa storica come criterio di ripartizione della spesa ordinaria complessiva, approvazione della legge quadro sull’autonomia differenziata, seria ipoteca sul grosso del Recovery Fund.

E non valgono quasi a nulla gli stanziamenti previsti nella Legge di Bilancio per gli interventi aggiuntivi tanto sbandierati da Provenzano se poi non si garantisce una distribuzione equa delle risorse ordinarie, in modo tale da garantire la piena e sostanziale uguaglianza dei diritti sull’intero territorio, ad oggi, sedicente nazionale.

Visti da Sud, sembra proprio che tra il dire di Orlando e Di Maio e il fare del loro Governo ci sia di mezzo non il mare, ma, data la crisi pandemica, una tempesta che sta per abbattersi su 21 milioni di cittadini italiani, i meridionali, sempre più considerati e trattati come coloni e per l’aggiunta come coloni con l’“anello al naso”.

19/11/2020 – Salvatore Lucchese 

 



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