Nel corso della settimana le Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna hanno ribadito la loro volontà a farsi Stati nello Stato per portare a termine il disegno di un “Grande Nord”, che cristallizzerebbe la subalternità del Sud, ufficializzandone, così, la condizione di “colonia estrattiva interna”.
Con un corposo documento di 86 pagine, il Veneto del Governatore leghista Luca Zaia ha confermato la sua richiesta di ottenere poteri, funzioni e risorse finanziarie rispetto a materie fondamentali per l’unità e la coesione sociale e territoriale del Paese, in primis, sanità, scuola, trasporti, beni culturali ed ambientali.
Dunque, riconoscendosi come parte integrante della Stato italiano quando deve chiedere ed ottenere infrastrutture e soldi pubblici, ma considerandosi uno Stato autonomo quando dovrebbe dare al Paese in ottemperanza dei principi costituzionali di uguaglianza e solidarietà, il Veneto conferma la sua volontà di subordinare alle sue esigenze localistiche lo Stato centrale e le regioni meridionali.
Sul sito della rivista ROARS è possibile scaricare la versione integrale del documento di richiesta di autonomia differenziata presentata dalla Regione Veneto al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.
28/09/2019 – Salvatore Lucchese
