A partire dall’anno accademico 2019/2020, presso il Corso di laurea in Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa è stato istituito l’insegnamento di Pedagogia dell’ambiente. Titolare il Prof. Fabrizio Manuel Sirignano, che, in una recente intervista rilasciata a Telepedagogia, si è soffermato sui motivi che hanno indotto l’Ateneo partenopeo a compiere questa scelta innovativa, che ne ha ulteriormente arricchito la già ampia, variegata ed articolata offerta formativa.
“Innanzitutto – ha precisato Sirignano – l’insegnamento di Pedagogia dell’ambiente rientra nella tradizione pedagogica dell’Ateneo, che, oltre ad essere un bene culturale, si è sempre reso promotore di una cultura finalizzata alla tutela e al rispetto dell’ambiente, come testimoniano gli splendidi giardini del Claustro e dei Cinque Continenti”.
“Inoltre – ha proseguito Sirignano – l’introduzione dell’insegnamento di Pedagogia dell’ambiente è del tutto coerente con le scelte politiche dell’Ateneo, che ha già attivato il Corso di laurea triennale in Economia aziendale e Green Economy e il Corso di laurea magistrale in Economia e Management della sostenibilità ambientale”.
Nel soffermarsi sugli aspetti epistemologici della nuova disciplina, Sirignano ne ha evidenziato la dimensione socio-politica. “La Pedagogia dell’ambiente – ha dichiarato il titolare dell’insegnamento – non è una disciplina specialistica, ma rientra nella vocazione sociale e politica di una pedagogia attenta all’ambiente in quanto attenta all’educazione del soggetto e del cittadino”.
Infine, nell’esporre la tesi centrale della monografia da lui dedicata ai temi dell’educazione ambientale, Pedagogia della decrescita. L’educazione sfida la globalizzazione, Sirignano ha sottolineato i limiti dell’attuale modello di sviluppo economico, che si caratterizza: “Per una crescita illimitata e senza freni, che schiaccia le persone e le particolarità, devastando l’ambiente”.
Di contro, secondo il docente del Sob: “Sulla scia del pensiero di Ivan Illic e di Serge Latouche, bisogna proporre un’educazione alla decrescita intesa come crescita attenta e rispettosa dell’ambiente e delle persone, il cui benessere non può e non deve essere ridotto al solo PIL, bensì, nell’ambito delle società complesse, deve fare leva sulla valorizzazione delle relazioni interpersonali”.
17/12/2019 – Salvatore Lucchese