Se il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio dall’alto spessore pedagogico-civile rimarca l’importanza delle politiche di contrasto alle diseguaglianze territoriali, generazionali e sociali (il Quotidiano del Sud, 18 ottobre 2024), il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il consigliere del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi,mpre del Veneto, invece, fanno l’esatto opposto: diseducano al rispetto istituzionale (Zaia) e fomentano la ribellione antirepubblicana (Valdegamberi). Infatti, il primo, annuncia: “Avanti con l’autonomia anche a legge abrogata” (“il Mattino di Padova”, 16 ottobre 2024), ancora prima che la Corte costituzionale si pronunci nel metodo e nel merito della legge Calderoli. Il secondo, Valdegamberi, va ben oltre e dichiara: “State bene attenti, perchè ad azione corrisponde reazione. E, di fronte a questo ennesimo rifiuto, i veneti non staranno in silenzio. Ma si alzeranno in piedi e romperanno l’ordine costituzionale” (“il Mattino di Padova”, 16 ottobre 2024) . “Stare bene attenti”, “reazione” e soprattutto “rompere l’ordine costituzionale” sono parole forti ed espressioni pesanti che suonano come una vera e propria minaccia per l’integrità della Repubblica democratica italiana. Insomma, Zaia e i suoi discepoli tra pressioni e intimidazioni vogliono imporre all’Italia la “secessione dei ricchi” e dei diritti ai danni del Sud, e non solo del Sud.