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25 Aprile, 2024

SECESSIONE DEI RICCHI. L’USB RILANCIA: SCIOPERO 10 MAGGIO



In polemica con i Sindacati firmatari del contratto nazionale, che hanno minacciato di proclamare lo sciopero del comparto Istruzione e Ricerca per venerdì 17 maggio, l’Unione Sindacale di Base (USB) conferma la data di venerdì 10 maggio per lo sciopero di tutto il Pubblico Impiego contro la “secessione dei ricchi”. Conferma e allo stesso tempo “denuncia l’evidente tentativo di queste sigle sindacali di usare lo sciopero in modo strumentale e divisivo, dopo aver svenduto i lavoratori in ogni occasione ormai da decenni”. Inoltre, prosegue il comunicato dell’USB, “questo sciopero ha anche un’evidente funzione elettorale: vuole tirare la volata al PD per le elezioni europee. Quel PD responsabile dello sfascio dello Stato Sociale e delle condizioni dei lavoratori del Pubblico Impiego, tanto quanto le forze di destra”.

Sempre in polemica con i Sindacati confederali e le altre sigle firmatarie del contratto, l’USB osserva che la risposta dello sciopero del solo comparto di Istruzione e Ricerca è del tutto inadeguata rispetto alla radicalità e alla portata dell’attacco mosso dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna contro l’uguaglianza dei diritti e la coesione sociale.

A questo proposito, basti osservare che in una fase in cui il dualismo Nord/Sud tende ad acuirsi ulteriormente anche a causa della “perversa” attuazione del federalismo fiscale, la secessione dei ricchi, se attuata, sottrarrebbe alle regioni meridionali 190 miliardi di euro, determinandone il collasso dei servizi pubblici, in primis Scuola e Sanità, e minando irreparabilmente la coesione sociale, la solidarietà e l’unità nazionale.

05/04/2019 – Salvatore Lucchese



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