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20 Aprile, 2024

Rifondazione Comunista: “Appello al Presidente della Repubblica affinché blocchi la secessione dei ricchi”



Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia presenta la “secessione dei ricchi” come una riforma storica dall’alto valore costituzionale che i parlamentari italiani dovrebbero essere fieri di approvare.  

A rimarcare la pacchiana mistificazione ideologica attraverso la quale Zaia intende celare dietro la maschera di una riforma dall’alto valore costituzionale quella che, invece, sarebbe una vera e propria rottura definitiva del patto costituzionale di solidarietà – patto già fortemente incrinato dal “piede di porco” della “spesa storica” che ogni anno porta 60 miliardi di euro in più di spesa pubblica allargata pro-capite al sistema Nord, scippandoli del tutto illegittimamente ai cittadini del Sud, a cui vengono in questo modo azzerati e limitati i più basilari diritti di cittadinanza relativi alla salute, all’istruzione ed ai trasposti – è Tonia Guerra, responsabile della “Campagna No Autonomia differenziata promossa” dal Partito della Rifondazione Comunista.     

“‘Questo Parlamento potrebbe essere ricordato come quello costituente, e come il primo che ha rispettato il dettato dei padri fondatori della Repubblica’. Queste parole dal sen fuggite – scrive Guerra – sono state pronunciate dal Presidente della Regione Veneto in un’intervista al Corriere della Sera e si riferiscono all’auspicio di attuare l’autonomia differenziata entro la legislatura”.

L’ineffabile Zaia – continua Guerra – fa del macabro umorismo oppure pensa che la Costituzione Italiana sia stata fondata nel 2001, quando è stata modificato il titolo V, che ha aperto in modo scellerato al regionalismo differenziato, definito da insigni studiosi e costituzionalisti “secessione dei ricchi” e ‘ripudio del principio di solidarietà’”.

Questa uscita – prosegue la dirigente di Rif. Comunista – fa il paio con la recente conferenza stampa congiunta Zaia-Bonaccini, coppia leader del partito unico del Nord, e con i sussurri fuori onda contro il Sud fra Fontana e Sala. Zaia tira per la giacchetta il Presidente della Repubblica”.

È a lui che ci appelliamo – conclude Guerra – perché blocchi ogni disegno disgregatore, quale garante dell’unità e indivisibilità del Paese, dell’uguaglianza dei diritti e dell’autonomia come prevista nell’articolo 5 della Costituzione”.



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