Sostenuta non solo dai media nazionali, ma anche da autorevoli testate giornalistiche meridionali a presunta vocazione “meridionalista” come “il Quotidiano del Sud” e “Il Mattino”, Mara Carfagna, la Ministra che sulla carta è preposta al Sud ed alla Coesione territoriale, ma che di fatto lavora per il Nord e la sperequazione territoriale, fa passare l’ennesimo scippo perpetrato ai danni del Mezzogiorno, quello del 28% in meno della percentuale del Recovery Plan che gli spetterebbe di diritto, come una sua vittoria personale in favore del Meridione.
“La quota del 40% del PNRR al Sud – ha scritto la Carfagna sulla sua pagina facebook personale – scardina per la prima volta il principio del rapporto con la popolazione residente del 34%, ma va incrementata modificando le procedure che non consentono al Mezzogiorno di competere ad armi pari con il resto del Paese”.
Ma la Rete Recovery Sud formata da più di 500 Sindaci di Comuni meridionali non ci sta e attraverso la sua pagina facebook ufficiale precisa: “Al Sud in base ai criteri di ripartizione UE (popolazione, inverso PIL pro capite, tasso di disoccupazione media degli ultimi 5 anni, spetta circa il 68% dei 209 miliardi destinati all’Italia”. Per poi concludere subito dopo: “O il 68% o sarà un nuovo ’68!”.
