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28 Aprile, 2024

Regionalismo rafforzato e diritti differenziati: la continuità giallo-rosso-verde del tandem Boccia-Bonaccini



Dopo avere riconosciuto in sede di Commissione Finanze lo “scippo di Stato” operato dalle Regioni settentrionali ai danni di quelle meridionali nel corso degli ultimi dieci anni circa, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, il dem di origini pugliesi Francesco Boccia, ha pensato “bene” di reiterare la “leva di porco” della spesa storica, proponendo di siglare prima la firme delle Pre-Intese “eversive” per poi definire i livelli essenziali di prestazione.

Dunque, la promessa di attuare una “rivoluzione copernicana”, prima i Lep e poi le Pre-Intese, ha ceduto il passo alla “restaurazione tolemaica”, prima le Pre-Intese e poi i Lep.

Ma se la “restaurazione tolemaica” sta suscitando non poche allarmi e critiche tra giornalisti, studiosi, politici, costituzionalisti, comitati meridionalisti e “no autonomia” protagonisti della mobilitazione contro il tentativo di “colpo di Stato dei ricchi” , di contro, ha incontrato l’approvazione del compagno di partito di Boccia, Stefano Bonaccini, Governatore dem della Regione Emilia-Romagna.

Infatti, come riporta l’edizione odierna del Quotidiano del Sud, Bonaccini ha dichiarato che: “La legge quadro sull’autonomia trasmessaci da Boccia mi sembra che vada nella giusta direzione e non frena il percorso già avviato da alcune Regioni”.

È proprio il caso di dire che, rispetto al regionalismo differenziato, il duo Boccia-Bonaccini rappresenta il tandem della continuità tra il Governo giallo-verde e il Governo giallo-rosso. Ciò conferma che il disegno che mira ad istituzionalizzare la condizione del Sud come “colonia interna estrattiva” non è della sola Lega, bensì, come più volte ha sottolineato il costituzionalista Massimo Villone, è il disegno perseguito scientemente dai poteri forti di questo Paese.

Poteri che trovano nel PD il suo maggiore referente politico e il suo interprete più “brillante”: dalla riforma del Titolo V della Costituzione (Governo D’Alema, 2001), alla firma delle Pre-Intese “eversive” (Governo Gentiloni, 2018), sino all’attuale “restaurazione tolemaica” voluta dall’“aristotelico” Boccia, dopo che lo stesso si era presentato nelle vesti di un novello Copernico o di un redivivo Galilei del sistema delle autonomie.

In sostanza, pur di cercare di vincere le elezioni in Emilia Romagna il PD dà il “via all’autonomia anche senza diritti uguali per tutti” (Il Mattino, 13 novembre 2019).

Ma il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, nonché ricercatore della Svimez, il dem di origini siciliane Giuseppe Provenzano, cosa ne pensa? Approva? O disapprova? Che batta più di un colpo e faccia sentire chiara e forte la sua voce di dissenso. Giù al Sud, la pressione inizia a salire.

13/11/2019 – Salvatore Lucchese



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