Come è noto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Fuori metafora, tra le critiche ed i distinguo, per ora solo verbali, o quasi, avanzati da Forza Italia all’autonomia regionale differenziata ed i suoi voti favorevoli in Parlamento per l’approvazione definitiva della legge quadro Calderoli sui principi e sulle modalità di attuazione dello “Spacca-Italia” ai danni del Sud c’è una vera e propria contraddizione. Da un lato, approva e addirittura tramite il suo Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, rilancia ed avanza anche la richiesta di maggiore autonomia per le cosiddette materie no Lep. Dall’altro, fa la fronda interna al governo dichiarando che “Senza Lep la riforma non esiste“. Prima con i suoi voti e le sue richieste sostiene, di fatto, che senza soldi si possono cantare messe e poi, correttamente, dichiara l’esatto opposto, senza soldi non si cantano messe. E’ proprio il caso di dire: “Ccà nisciun è fess!“.