A partire dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), il mondo cattolico è in fermento contro il progetto di autonomia regionale differenziata portato avanti dal governo dei sedicenti patrioti e sovranisti nazionali guidato dalla post(?)-fascista Giorgia Meloni. Infatti, sulla base di un attento studio della legge Calderoli, corroborato anche dai pareri critici di eminenti costituzionalisti, economisti e centri di studio e ricerca terzi nazionali e internazionali, la CEI e Pax Christi evidenziano come il regionalismo differenziato minerà definitivamente i principi costituzionali di unità, solidarietà, uguaglianza e coesione sociale e territoriale, riducendo il Sud ad un vero e proprio “Far West”. A questo punto il satrapo veneto-leghista Luca Zaia cosa fa? Ribatte nel merito? Assolutamente, no! In pratica, dà dell’ignorante alla CEI e a mezzo stampa dichiara: “Dai vescovi dei giudizi avulsi dalla realtà. Invece dei passaparola ascoltino le nostre tesi“.