Il raggiungimento del Recovery Fund da parte dell’esecutivo nazionale costituisce, fino all’ultimo sforzo, un’occasione irrinunciabile per il fiducioso ripristino della normalità e per incoraggiare fermamente il rilancio del Mezzogiorno.
Un problema politico responsabile delle discordie e fratture che fanno traballare, senza alcun scampo e tentativo di controllo, la compagine
giallo-rossa. Attentando alla stabilità di Conte alla conduzione di Palazzo Chigi e di alcuni suoi adepti nei tasselli chiave del governo della contraddizione.
Agli inizi del nuovo anno, da tutti accolto con un’ottimistico presagio di rinascita, le forze di maggioranza dovrebbero piantarla con ingiustificabili baratti e protagonismi e restituire centralità al Parlamento, privato di autorità, ed in specie al parere del popolo.
In riferimento a ciò, il senatore leghista Francesco Urraro ha dato avvio ad un tavolo di confronto con esponenti delle classi sociali e delle categorie professionali che insistono nell’area nolana-vesuviana. Per condividere il processo di elaborazione della serie di riforme e proposte che, una volta discusse e definite, determineranno la qualità della spesa delle ingenti risorse stanziate dall’UE.
Il nostro Stato ed i suoi garanti che ne promuovono diritti ed opportunità non possono continuare ad ingarbugliarsi in mirabolanti promesse e ad illuderci con reboanti proclami ed assistenzialismo. Dobbiamo dire sì all’unanimità, muniti di pregevoli propositi ed idee, alla possibilità offerta dall’Europa. Per generare ricchezze in grado di riparare diffusi disservizi e di tracciare il cammino da seguire per la conquista del futuro sperato.
Un’iniziativa mirata a concentrare la sensibilità dell’azione politica sull’incessante interlocuzione con le richieste del cittadino e sull’accurato ascolto delle esigenze collettive.
Unico antidoto di fronte ad una politica sempre più solitaria e divisa.
Non più pronta ad unire i sentimenti della gente ed a renderne concrete le aspettative. Ad alimentare una speranza che infonda coraggio ai giovani e li spinga a non demordere.
A stare al fianco dei più deboli per ritrovare, finalmente, la luce smarrita nella più buia rassegnazione. A sostenere la ripartenza di un Sud esausto di essere etichettato, con sdegno ed umiliazione, come inferiore.
L’Italia sormonti senza cedere qualunque barriera che provi ad indebolirla e separarla. E torni ad incarnare un modello da seguire e di cui essere fieri, per i tanti che si impegnano a proteggerla, a valorizzarne l’inestimabile potenziale e ad essere all’altezza delle sfide che l’Europa ed il mondo intero ci inviteranno a superare con convinzione e coraggio.
