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19 Aprile, 2024

Profughi Afghani in arrivo a Napoli, al Covid Residence di Ponticelli



Dovrebbero giungere al Covid Center dell’Ospedale del Mare di Ponticelli già domani lunedì 23 agosto, i primi rifugiati afghani atterrati nei giorni scorsi a Fiumicino.

Si tratterebbe di collaboratori dell’ambasciata d’Italia e forze armate partiti da Kabul, in seguito all’invasione dei talebani.

Un ponte aereo che “ha permesso sinora di evacuare diverse centinaia di persone – come riferito dal console italiano a Kabul, Tommaso Claudi – connazionali, personale delle istituzioni italiane di nazionalità afghana, il personale italiano di queste istituzioni ed elementi della società civile. Il nostro obiettivo – ha spiegato il console – è continuare a lavorare senza sosta e continueremo a farlo per portare avanti le operazioni di evacuazione”.

Un’operazione umanitaria coordinata dalla Farnesina e dal ministero della Difesa che ha già riportato in Italia un migliaio di rifugiati, con particolare “attenzione a chi ha collaborato per l’Italia e a chi è minacciato, come donne e giovani” come si legge sulla pagina Twitter del ministero degli Esteri.

Una volta sbarcati, i rifugiati sono sottoposti a tampone rapido all’interno del Terminal 5 dell’Aeroporto romano, scelto in quanto più decentrato rispetto agli altri e sorvegliato dalle forze dell’ordine.

In caso di esito negativo al test, i gruppi familiari saranno man mano sistemati nelle sedi disponibili della capitale fino ad esaurimento dei posti. Solo successivamente si procederà a smistarli verso gli altri comuni resisi disponibili ad accoglierli su tutto il territorio nazionale.

Un primo gruppo di rifugiati in arrivo oggi da Kabul, potrebbe dunque giungere a Napoli, con bus militare, molto probabilmente tra la giornata di lunedì 23 e martedì 24 agosto. Nella città partenopea si procederà ad accoglierli inizialmente presso il Covid Residence di Ponticelli messo a disposizione dalla Regione Campania, per un periodo di quarantena della durata di 10 giorni. Una volta terminata la quarantena, i rifugiati verranno inseriti dal Ministero dell’Interno nel circuito dei richiedenti asilo per motivi umanitari e politici e saranno trasferiti presso le strutture di accoglienza regionali.



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