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29 Marzo, 2024

Pollena Trocchia: otto anni fa moriva Valeria Sodano. Le nostre zone restano sempre a rischio idrogeologico



Otto anni fa la tragedia a Pollena Trocchia. Valeria Sodano, una studentessa di 23 anni, sopraffatta dalla massa d’acqua che scendeva dalle pendici del Vesuvio, moriva annegata in strada, sotto la sua auto. L’amica che stava con lei si salvò aggrappandosi a un cancello. Un testimone che ha assistito alla tragica scena dal balcone di casa sua e ha prestato immediatamente soccorso ha rischiato la vita anche lui. Il Vesuvio appunto.

E poi a Torre Annunziata, a Boscoreale, a Pomigliano d’Arco, a Ercolano e Torre del Greco. Il dissesto idrogeologico che preoccupa da sempre gli abitanti del vesuviano e che con l’arrivo delle piogge torrenziali che si registrano negli ultimi anni rende tutta l’area urbanizzata alle pendici del vulcano fortemente a rischio alluvionale. E non bastano gli allarmi lanciati piu volte dai geologi che dopo gli incendi del 2016 e 2017 hanno evidenziato un vulnus difficilmente contenibile nel medio termine.

E ad ogni autunno ci si pone la stessa domanda: È cresciuta la sicurezza degli abitanti vesuviani in caso di piogge torrenziali ? “Corsi d’acqua e valloni di scolo colmi di rifiuti , una cementifcazione selvaggia ed una manutenzione ordinaria quotidiana del territorio ridotta al lumicino.

Da anni assistiamo ad interventi errati di messa in sicurezza che hanno aumentato il rischio invece di mitigarlo, In Campania e nel vesuviano manca una politica di manutenzione ordinata del territorio” come ci ricorda drammaticamente Legambiente.

Ed a confermare ciò gli eventi di febbraio a Somma Vesuviana e ieri l’altro di Trecase dove solo per un caso il torrente d’acqua e fango sceso dalle pendici vesuviane rese glabre da incendi e strade asfaltate, e con eventi climatici al limite del parossismo, non ha prodotto l’ennesima tragedia che è costata la vita alla giovane Valeria Sodano. Ed è proprio a ricordo di questa tragedia, caduta nel dimenticatoio di tutta la comunità vesuviana, che vogliamo fare memoria con un evento pubblico che stiamo organizzando per mettere a confronto scienza e pubblica amministrazione nel tentativo di rendere un servizio al territorio in informazioni e prassi preventiva.

Sperando che tragedie simili e lutti assurdi non si ripetano e che la morte di Valeria non sia stata vana e inutile.



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