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17 Marzo, 2025

Pollena Trocchia. Comune capofila per l’ambito sociale: risposte sui metodi di rendicontazioni, FNA, UVI.



Il problema della disabilità è un problema che coinvolge molti cittadini sul territorio vesuviano. Con le nuove linee guida, a livello nazionale e regionale, molti cittadini sono preoccupati per i metodi di rendicontazione e per l’assenza di servizi che ancora persiste su alcuni territori: in particolare i cittadini di Cercola e Volla che si sono anche mobilitati sotto il palazzo della Regione Campania per avere risposte chiare.

L’ambito dei servizi sociali sui territori di Cercola, Volla, Massa di Somma e Pollena, da circa un anno è stato eletto comune capofila il comune di Pollena Trocchia: Carlo Esposito, sindaco del comune di Pollena he cercato di fornire risposte ai cittadini dei territori dell’ambito.

Pollena Trocchia è stato nominato comune capofila dell’ambito sociale, ci sono stati molti ritardi per erogare diversi servizi fondamentali per i cittadini, sindaco Esposito a cosa e a chi sono dovuti? –“I ritardi sono addebitabili all’ambito no ad un comune piuttosto che ad un altro: quindi tutti i comuni sono corresponsabili. Il bando per le UVI e FNA andava fatto più di un anno fa, quando ancora non eravamo capofila, poi quando ci siamo insediati concretamente a settembre 2024 ci sono stati trasferiti delle risorse da Volla che erano 2014-2015: noi abbiamo forzato per venire incontro alle famiglie. Gli FNA approvati con l’ultimo bando riguardano la fine dell’anno 2022, e procederemo alla liquidazione di questi due mesi. Parallelamente considerando che sono famiglie che hanno un grandissimo bisogno di supporto concreto, ho scritto alla regione chiedendo di essere autorizzati a liquidare tutti i mesi precedenti, attendo però perché è necessario un loro rimborso successivo: io come comune posso anticipare all’ambito, sono disposto ad anticipare risorse per coprire almeno quelli che sarebbe comunque in graduatoria pure quest’anno, quindi i casi più gravi, ma la regione deve poi coprire le anticipazioni che vengono date”.

Le famiglie sono molto preoccupate soprattutto per le rendicontazioni ed i metodi di rendicontazione, ci sono da parte vostra delle proposte alternative? “La rendicontazione non è una cosa che stabilisce l’ambito ma la Regione. Le attività da rendicontare sarebbero degli ultimi otto mesi. Noi come ambito non possiamo chiedere di rendicontare in un modo piuttosto che in un altro, noi quello che faremo è un incontro con le famiglie per spiegare cosa significa rendicontare, con la massima elasticità che ci consente la legge”. Molte famiglie sono preoccupate perché, secondo la loro, queste rendicontazioni non erano previste negli anni passati. –“Questa cosa non è del tutto vera perché il metodo della rendicontazione è stato introdotto con i fondi del 2022, oggi siamo al 2025. Le famiglie dovrebbero avere i rendiconti del 2024, quindi parliamo di 1 anno in cui il rendiconto era già in vigore. Da parte nostra, come comuna capofila dell’ambito, è stato chiesto, alla regione, non solo il rimborso successivo ma anche se questi fondi ci verranno rimborsati anche senza rendicontazioni”. Continua –“Dato che la legge è vaga, c’è una scuola di pensiero che afferma che le rendicontazioni dovrebbero essere tutte quelle spese connesse con il malato, con la persona che ha delle problematiche. E’ chiaro che chi è vicino al malato per accudirlo e sostenerlo va incontro a spese che permettono queste azioni nonostante non siano collegate direttamente al malato, ecco perché abbiamo chiesto alla regione maggiore chiarezza sulle linee guida di rendicontazione”.

Quindi in relazione ai metodi di rendicontazione ed ai vari servizi erogato dall’ambito ci deve comunque essere un accordo tra i comuni? –“Dopo un inizio di incomprensioni ultimamente stiamo lavorando davvero tutti e quattro i comuni insieme per raggiungere obiettivi comuni e concreti, nonostante ogni comune abbia poi le proprie difficoltà anche nel reperimento di dati a ritroso nel tempo”.

A parte i motivi amministrativi, Pollena proprio per la continuità politica ed amministrativa che caratterizza da anni questo comune, si può dire che riesce a dare maggiore continuità nell’attuazione dei servizi? –“Con la precedente amministrazione condividiamo un’idea di base che è quello di dare dei servizi ai cittadini, condividendo questa idea a prescindere delle diverse sensibilità, condividiamo un programma elettorale e di governo. È stato comunque difficile, nell’ambito sociale, rimettere a posto i cocci perché c’è stata una condizione molto complessa che si è generata nel corso del tempo passando da un comune all’altro, creando un’interruzione di continuità. Fortunatamente in quest’anno si è sviluppato un rapporto di collaborazione tra tutti i sindaci di tutti e quattro i comuni”. Come poter interrompere questa discontinuità? –“Tutti e quattro i comuni siamo d’accordo a creare un’azienda speciale in maniera tale che la politica darà le direttive ma sarà l’azienda a mettere in essere il tutto: un’azienda super parter che funzioni indipendentemente dalla politica”.



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