13.9 C
Napoli
24 Aprile, 2024

Perché centinaia di giovani democratici e democratiche hanno sottoscritto l’appello per Elly Schlein segretaria?



“Caro papà, vogliamo ricordarti con le tue parole: abbiamo finalmente realizzato, dopo anni di crudele rigorismo, che la disuguaglianza non è più né tollerabile né accettabile, che vivere nella precarietà non è umano, che la povertà è una realtà che non va nascosta, ma che deve essere combattuta e sconfitta. […] E’ la nostra sfida: di un mondo nuovo che rispetta le persone, la natura e crede in una nuova economia.”

Con queste parole la figlia del fu Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, decideva di ricordare il padre, uno dei più grandi statisti che l’Unione abbia mai conosciuto, ed è da queste parole che parte lo spirito dei giovani del Partito democratico, che non si arrendono dinanzi all’imperare di una visione retrograda e bigotta del mondo, intrisa di classismo (celato da meritocrazia) e disprezzo dei più deboli, visti come colpevoli della propria condizione (non ci sarà bisogno di menzionare certi personaggi che invitano chi vive nella disperazione a cercarsi un lavoro, come se una occupazione dignitosa si trovasse con un semplice schiocco di dita).

E’ dal rifiuto del neoliberismo, di quella visione che premia i primi vagoni del treno ritenendo che così anche gli ultimi ne trarranno beneficio, che vogliamo partire per mettere in piedi una nuova proposta, realmente alternativa a quella di chi crede che la soluzione sia togliere i sussidi ai più poveri, nella speranza che la loro difficoltà li possa spingere ad accettare qualunque occupazione, anche se di condizione -si potrebbe azzardare- schiavile! Anche se sfruttamento! Anche se ingiustizia palese!

Ci siamo stufati di dover accettare stage non pagati pur di “fare esperienza” in condizioni così estreme da costituire un reale pericolo per l’integrità psico-fisica dei lavoratori e delle lavoratrici.

Ci siamo stufati di dover accettare quell’assurdo che impone condizioni di lavoro sempre peggiori, sia in periodi espansivi che recessivi del ciclo economico, in un buco nero dal quale sembra impossibile uscire.

E siamo altresì stanchi di una classe dirigente di sinistra che mira, più che a costruire un mondo diverso, a conservare la propria posizione di potere, anche a costo di tradire pure i valori fondamentali della propria azione politica, del proprio impegno! Elly Schlein è infatti estranea a quel gruppo dirigente colpevole delle numerose sconfitte degli ultimi anni, addirittura uscì dal partito, pur di non rinunciare alla propria integrità valoriale, in un periodo di forte crisi di identità nella fase del renzismo e della terza via, che -come tante novità- arrivava nel nostro Paese con vent’anni di ritardo.

Non si tratta semplicemente di scegliere il prossimo leader del centrosinistra, ma di aderire a una prospettiva diversa da quella già doppiamente bocciata dagli elettori nel 2018 e nel 2022, se non fin dalla nascita dei Dem, che in sedici anni di vita sono riusciti ad alienare il consenso di quasi sette milioni di persone, di oltre la metà degli iniziali sostenitori, che provenivano dal mondo del socialismo democratico, certo, ma anche del cattolicesimo sociale e associazionista, che era convinto che la difesa dei valori di carità e assistenza dei più fragili non dovesse essere ceduta a un clericalismo intollerante che oggi, assurdo degli assurdi, arriva a confondersi con quel nazionalismo bastardo di chi urla “prima gli italiani!” anche a costo di lasciar morire di fame e freddo bambini e anziani.

E’ dall’abrogazione del Jobs Act, dalla difesa del reddito di cittadinanza, del diritto alla casa, dall’efficientamento energetico per ridurre le bollette e salvare il pianeta, dalla riduzione del tempo determinato, dagli incentivi per quello stabile, dalla legalizzazione della cannabis -che toglie spazio alle mafie e tutela la salute dei consumatori- che passa una nuova architettura di Paese: più equo, più giusto, più libero, meno diseguale, quello in cui i firmatari citati, giovani tra i 14 e i 29 anni, hanno deciso di credere, fermi nella loro intenzione di non consegnarsi alle parole di chi punta all’autoconservazione di un establishment partitico vecchio e attaccato al potere, che -se non si farà da parte con l’elezione di Elly Schlein- di certo sarà cancellato dalla storia, privato della propria forza da quelle calamite esterne del populismo (di sinistra?) e del liberalismo centrista che si riorganizza.

“Auguri a noi e auguri alla nostra speranza.”



Luigi Punzohttps://www.vesuvianonews.it/
Nato nel 2003, Luigi Punzo studia al liceo scientifico statale Salvatore Di Giacomo di San Sebastiano al Vesuvio (NA) dove risiede. è vicesegretario del circolo dei Giovani Democratici di Massa di Somma (NA) e prende parte alla direzione metropolitana dei GD Napoli.

Potrebbe interessarti anche

Ultimi Articoli