“‘Avanti tutta sull’uso dei Fondi di coesione anche per la Difesa. La settimana prossima, il Parlamento europeo vota una Risoluzione sul rapporto sulla coesione economica e sociale, approvato dalla Commissione Regi (Sviluppo regionale) che prevede, tra le altre cose, il dirottamento dei fondi di coesione sullo sviluppo di prodotti dual use cioè quei beni e quelle tecnologie che, pur essendo principalmente utilizzati per scopi civili, possono essere adoperati nella fabbricazione e sviluppo di diverse tipologie di armamenti’. Inutile poi fare affidamento su Meloni e sui suoi adepti, dopo aver garantito in parlamento che mai si sarebbero usati i fondi di coesione, eccola come sempre pronta (e prona) a recepire i diktat di Ursula von der Leyen al proposito, dopo avere già deviato i fondi del Pnrr, che ricordiamolo erano da destinarsi al 65% al Sud da indicazioni europee, verso Nord ed armamenti. Godono industriali delle armi, oligarchi, lobbisti, traffichini, politicanti, sciacalli, e miserabili assortiti. E la stampa di regime? Sostiene la propaganda bellicista di Ursula von der Leyen e come sempre lega l’asino dove comanda il padrone, basta leggere l’editoriale di oggi sul Corsera di Panebianco. Come già detto più volte il Sud da RearmEurope, ma anche dalla creazione di un esercito europeo, ne uscirebbe con le ossa rotte soprattutto per due motivi: 1) I soldi per il progetto Rearm Europe (o della creazione di un esercito europeo non cambia) verranno sottratti ai fondi di coesione europea, a scuola, sanità, welfare, istruzione, università, pensioni. I soldi verranno sottratti ai più poveri, verranno sottratti alle regioni del Sud Italia ed Europa che si vedranno private di importanti misure per sostenere progetti imprenditoriali, tecnologie, infrastrutture, etc. Il tutto a vantaggio dei grandi gruppi industriali, tutti o quasi del Nord Italia ed Europa. 2) Ai giorni nostri l’Esercito italiano è composto dal 72% di cittadini del Mezzogiorno, contro un dato demografico del 34% di cittadini residenti, ovvia conseguenza anche della cronica scarsità di occasioni di lavoro nel Mezzogiorno. Logica conseguenza: in caso di guerra saranno soprattutto i figli del Sud ad essere coinvolti e a versare il sangue in maggior percentuale. E i parlamentari europei del Sud Italia? Nicchiano. E se la Ue, nata per evitare nuove guerre, dopo aver rinunciato da sempre ad ogni azione politica per favorire una trattativa usa solo toni bellicisti, resta per noi il dovere di cercare in ogni modo di evitare una Terza Guerra Mondiale, per consegnare ai nostri figli un futuro degno di essere vissuto”.
Questo quanto dichiarato tramite social dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccure, da sempre impegnato a difendere le istanze, i bisogni ed i diritti dei cittadini meridionali, che, da decenni, a Costituzione letteralmente rovesciata, vengono sistematicamente disattesi ed azzerati dai governi sedicenti nazionali sia di centro-destra che di centro-sinistra, uniti dal filo-rosso conduttore della discriminazione territoriale ai danni del ‘corrotto’ Sud ed a vantaggio del ‘virtuoso’ Nord con cui in Italia, a livello territoriale, viene declinata la nefanda e disastrosa teoria neo-liberista della locomotiva e dello sgocciolamento, che sta facendo precipitare il Mondo verso la Terza Guerra Mondiale.