Nella giornata di martedi 19 il Giudice della sezione penale del tribunale di Nola ha rinviato a giudizio il Sindaco di Palma Campania Aniello Donnarumma e tutti gli indagati dell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta.
Quindi, dopo i domiciliari il Sindaco dovrà affrontare il processo che lo vede indagato su più capi d’accusa, dua di corruzione e tre di turbativa d’asta.
Secondo quanto evidenziato dalle indagini, le procedure di appalto sarebbero state manipolate in modo da favorire determinati imprenditori legati a figure politiche locali influenti. Questi imprenditori, a loro volta, avrebbero ottenuto l’assegnazione di appalti pubblici attraverso pratiche illecite, come la corruzione di funzionari pubblici.
Nel dettaglio, i coinvolti nel caso avrebbero ricevuto denaro e altri favori in cambio della loro influenza nell’aggiudicazione degli appalti. Un ulteriore elemento di corruzione riguarda l’assunzione di personale indicato dal primo cittadino o persone a lui vicine, con l’obiettivo di ottenere vantaggi elettorali, aumentando così il potere politico del primo cittadino.
La contestazione di molteplici episodi di corruzione evidenzia la portata sistemica del fenomeno, che ha visto l’interazione di pratiche illecite tra politica, imprenditori e dirigenti pubblici.