16.7 C
Napoli
28 Marzo, 2024

Palma Campania caso impianto compostaggio: il Vicario don Aniello Tortora : il documento non e’condiviso con sua Ecc.nza il Vescovo di Nola , è solo l’invito , su alcuni dubbi rappresentati , al “ confronto e agire “. Null’altro !



Non si placa ormai il susseguirsi incessante di manifestazioni di interesse sul caso “impianto di compostaggio anaerobico” di Palma Campania.

A parlare,  per meglio dire, a postare stasera e’il primo cittadino di Casamarciano Andrea  Manzi, nonché Presidente dell ATO Na3

Il post, da quanto si legge, nasce dopo la notizia  di un documento che stamane è stato letto nelle Parrocchie palmesi, scritto e firmato dal Vicario diocesano Don Aniello Tortora.

Ed è proprio don Aniello  Tortora protagonista del post, che ha chiarito alcuni aspetti della vicenda allo stesso Manzi :

Il Vicario esprime dapprima un disappunto che nasce nel aver appreso che il documento sia diventato oggetto  da utilizzare come strumento in mano ai detrattori dell’ interveno e sottolinea inoltre la non condivisione dello stesso da parte di sua Ecc. nza il Vescovo di Nola.

Manzi scrive :

“Compostaggio a Palma Campania .
Ho letto di un documento a firma della diocesi di Nola sede curiale pastorale “ carità e giustizia “.È abbastanza chiaro , invita a ben ponderare l’intervento partendo dalle preoccupazioni dell’associazione medici per l’ambiente che sono critici sull’ utilizzazione di questi impianti per poi proporne , magari , uno più piccolo che servirebbe solo il comune di Palma Campania e i paesi limitrofi , stante il contesto notoriamente compromesso del nolano. In verità tale documento esordisce quale premessa significativa l’ invito al “ dialogo e all’azione “. Mi ha un po’ stupito , quindi , poi leggere e di ascoltare di interventi di politici locali che sono contro questa iniziativa l’aver utilizzato questo documento come la “ verità “ rivelata , il dato scientifico inoppugnabile che dimostra la nocività dell’ impianto e quindi “ non sa da fare”. Ho voluto ascoltare , quindi , personalmente don Aniello Tortora l’ estensore del documento , che mi onoro di conoscere da tempo oltre che come mio nobile concittadino, anche come amico di vecchia data , che mi ha dichiarato di essere fortemente contrariato dalla strumentalizzazione dei detrattori dell’intervento chiarendomi , finanche , che quel documento oltre a non essere condiviso con sua Ecc.nza il Vescovo di Nola , è solo l’invito , su alcuni dubbi rappresentati , al “ confronto e agire “. Null’altro ! Per estrazione politica e ideale sono all’opposto del sindaco Donnarumma , ma in questa vicenda sono totalmente dalla sua parte . Ne apprezzo la lungimiranza e il coraggio , come hanno fatto altrettanto il sindaco di Marigliano e Pomigliano per la messa a disposizione del proprio territorio ad ospitare medesimo impianto. All’ ato 3 che presiedo , ne occorrono almeno 4 per 200000 tl per chiudere la necessità delle comunità rappresentate . Abbiamo detto no ad altri inceneritori , no ad altre discariche , l’unica strada ambientalista convinta è la raccolta differenziata verso il rifiuto zero . Per l’umido occorrono impianti di compostaggio , che non sono nocivi , che per essere economicamente sostenibili devono essere tarati su quantitativi medi ( 50 / 60 mila tl) se non si vuole tartassare ulteriormente le popolazioni già allo stremo dovendo portare fuori regione questo tipo di rifiuto . L’ alternativa , o meglio , lo status quo premia solo la camorra che sguazza nei vari intermezzi del processo gestionale e la terra dei fuochi per la inciviltà dei nostri bravi compaesani che ci ammazzano con i roghi tossici . So per certo che in quel documento il concetto di “ agire “ queso sta a significare , dobbiamo tutti agire , tutti i livelli e gli organismi istituzionali per trovare soluzioni a questo problema e che indirizzano in una unica già tardiva soluzione , una impiantistica ecosostenibile. Non facciamoci ostacolare dalla paura e dalla disinformazione interessata. Mi auguro che un tavolo franco e sereno di confronto possa fugare ogni dubbio sulla utilità e salubrità di questo intervento , a tale scopo mi rendo certamente disponibile a parteciparvi .”

Resta dunque ancora adombrata da una tangibile confusione la situazione  Palmese, dove in una domenica invernale non si è parlato d’altro fin anche tra le mura e sul sagrato della casa di Dio.

(Ol. Vi)



Potrebbe interessarti anche

Ultimi Articoli