Il Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci di Salerno ospiterà il XXI Convegno Internazionale di Analisi e Teoria Musicale, organizzato dalla Società Italiana di Analisi e Teoria Musicale, dal 10 al 13 ottobre 2024. Questo convegno rappresenta un’importante piattaforma per il dialogo interdisciplinare nell’ambito dell’analisi e teoria musicale, coinvolgendo studiosi di fama internazionale e promuovendo temi di grande attualità.
Uno degli eventi centrali del convegno sarà la presentazione del volume Storie di donne, musica e cultura. Dalla fine della liberazione all’inizio della libertà, curato da Francesca Guerrasio e Nunzia De Falco, edito da D’Amato, in programma per sabato 12 ottobre alle ore 9:00. Il volume affronta il tema della disparità di genere, con particolare attenzione al contesto musicale e culturale. Attraverso una riflessione critica sulle figure femminili che hanno trasgredito i ruoli tradizionali, il volume porta alla luce storie di donne che si sono affrancate dai modelli di subordinazione sociale imposti dalla società. Il libro evidenzia come, nonostante la parità di genere sia un argomento ampiamente dibattuto, permangono discriminazioni sottili e simboliche che continuano a relegare le donne a posizioni secondarie. La narrazione si concentra su come le donne siano state rappresentate nel corso della storia e su come alcune di esse abbiano sfidato con coraggio queste rappresentazioni, aprendo la strada a nuove forme di libertà e consapevolezza. L’obiettivo è quello di fornire un catalogo di esperienze femminili significative che, attraverso la musica e la cultura, abbiano contribuito alla denuncia delle disuguaglianze e al superamento di vecchie logiche di dominio.
Tra i contributi del volume spicca quello di Olga Laudonia, sorrentina e docente di Musicologia Sistematica del Conservatorio di Cosenza, che offre un’analisi profonda e appassionata sulla figura di Emilia Gubitosi (1887-1972), una delle più rilevanti protagoniste del rinnovamento culturale in campo musicale nella Napoli del primo Novecento. La ricerca di Laudonia si sofferma su questa donna volitiva e testarda, la prima a diplomarsi in composizione a Napoli grazie a un intervento del Ministero, nonostante gli ostacoli iniziali imposti dalle istituzioni a causa delle normative vigenti.
Emilia Gubitosi, compositrice raffinata, didatta severa e instancabile promotrice culturale, ha avuto un ruolo determinante nella fondazione dell’Associazione Alessandro Scarlatti, dedicata alla riscoperta dei capolavori musicali del passato e alla promozione della musica contemporanea. Sotto la sua guida, il coro e successivamente l’orchestra dell’Associazione offrirono al pubblico napoletano l’opportunità di ascoltare per la prima volta le musiche di grandi autori internazionali come Stravinskij e Ravel. Non meno rilevante è stato il ruolo della casa di via Tarsia, dimora della Gubitosi e di suo marito, l’organista Franco Michele Napolitano, che divenne un crocevia di importanti personalità del panorama musicale internazionale, come Arturo Benedetti Michelangeli, Sergiu Celibidache, Dimitri Mitropoulos e Peter Maag. La narrazione di Laudonia traccia, dunque, la parabola di una figura capace di emergere nonostante le avversità, lasciando un segno indelebile nel panorama culturale e musicale di Napoli e dell’Italia. Una curiosità: allievo prediletto di Emila Gubitosi fu Vincenzo De Gregorio, maestro della stessa Laudonia. Questo contributo si inserisce perfettamente all’interno del volume, che propone uno sguardo critico e innovativo sulle donne nella musica e nella cultura, offrendo nuove prospettive su storie dimenticate o poco conosciute.
Storie di donne, musica e cultura. Dalla fine della liberazione all’inizio della libertà
A cura di Francesca Guerrasio e Nunzia De Falco
D’Amato Editore
Note introduttive di Fulvio Artiano e Anna Maria Bordin
Comitato Scientifico:
- Fulvio Artiano (Direttore, Conservatorio di Salerno)
- Ernesto Pulignano (Vicedirettore, Conservatorio di Salerno)
- Massimiliano Locanto (Università di Salerno)
- Delphine Vincent (Université de Fribourg)
- Annamaria Bordin (Conservatorio di Torino)
- Pasquale Scialò (Università Suor Orsola Benincasa)
- Egidio Pozzi (Università della Calabria)
Contributi di:
- Francesca Guerrasio
- Olga Laudonia
- Marina Mezzina
- Nunzia De Falco
- Francesco Aliberti
- Rosanna Di Giuseppe
- Sarah Marianna Iacono
- Cinzia Dimatteo
- Rossella Gaglione
Per maggiori informazioni: