A Nola, sabato 26 ottobre 2024, è stato presentato il testo intitolato «J’accuse, Regi Lagni» di Gianfranco Nappi edito dalla rivista “Infiniti Mondi Bimestrale di Pensieri della Libertà” nel la collana “della terra”.
In questo stesso lavoro sono compresi un saggio storico di Alfonso De Nardo ed un’antica intervista di Luigi Cosenza. In copertina nel sottotitolo l’autore sintetizza il degrado della Campania Felix con il potenziale riscatto grazie ad un invocato nuovo impegno di tutti, politica, istituzioni e cittadinanza: «Terra dei fuochi che può diventare Giardino d’Europa e la nuova illusione che si sta consumando ignominiosamente. Rimaniamo a guardare?».
L’incontro pubblico si è tenuto nella sala, ampliamento del XVIII secolo, del Complesso Monastico di Santa Chiara. L’antica origine di questo luogo è nella Cappella di Santa Maria Jacobi ricompresa in una struttura romanica adattata a romitorio dal Conte di Nola, Roberto Orsini che nella prima metà del XIV secolo qui istituì la Comunità Francescana delle Clarisse. Al tavolo dei relatori con Gianfranco Nappi, giornalista pubblicista, Responsabile Operativo Progetti Strategici di Città della Scienza, Direttore di Infiniti Mondi, già Parlamentare della FGCI e del PCI, di Rifondazione e dei DS, vi erano l’ingegnere Alfonso De Nardo, esperto e storico delle bonifiche, già Commissario del Consorzio di Bonifiche del Volturno e fondatore del Centro Studi Bonifiche dell’Italia Meridionale e Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, Parlamentare comunista, più volte Europarlamentare, dal 2014 Presidente Onoraria dell’ARCI.
Con un celere percorso avviato nell’estate del 2021 dal Governo Draghi, con il Ministro per il Mezzogiorno, Mara Garfagna, il 22 gennaio 2022, a Caivano nella Chiesa di San Paolo Apostolo, si giungeva dalla sottoscrizione del “Contratto Istituzionale di Sviluppo” CIS da parte di tutte le istituzioni coinvolte compresi i 66 Comuni dell’area interessata al futuro divenire “da Terra dei Fuochi a Giardino d’Europa”. Il 1° giugno 2022 il Ministero per il Mezzogiorno comunica ai Comuni il finanziamento, Deliberazione CIPESS 2/2022, di 67 progetti con una somma di 199,4 milioni di euro a valere sulle risorse FSC 2014-2020. Tutto ciò suscitava grandi speranze per la realizzazione di un Corridoio Ecologico lungo i 57 chilometri del Regi lagni distribuiti fra le province di Napoli e Caserta.
Il 1° luglio 2022 il Consorzio Generale del Bacino Inferiore del Volturno affidava all’archistar Andrea Kipar l’aggiornamento del documento di valorizzazione paesaggistica dei Regi Lagni e costituiva il “Tavolo di Amministrazione Veloce” a disposizione di ogni singolo Comune destinatario di finanziamento del CIS, per agevolare il percorso autorizzativo delle opere degli interventi da implementare lungo l’asta valliva dei Regi Lagni.
Il 20 maggio 2023 è stato approvato il Masterplan del Corridoio Ecologico dei Regi Lagni per 1200 chilometri quadrati di ambito di progetto, 66 Comuni interessati appartenenti a quattro province per una grande infrastruttura per nuovi percorsi di recupero e valorizzazione ambientale come ha scritto nel suo “J’Accuse” Gianfranco Nappi e ripetuto nella presentazione sabato scorso con lo scopo di «denunciare e sollecitare a cogliere un’opportunità che è ancora nelle nostre mani», il cui intervento è integralmente riportato nel video documentario del giornalista e sociologo Antonio Castaldo, postato sul web da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, all’indirizzo, https://www.youtube.com/watch?v=8oU_xXnjyN8&feature=youtu.be.
Il relatore ingegnere Alfonso De Nardo il quale ha apprezzato l’iniziativa del governo centrale a favore di un finanziamento per Regi Lagni e della sintonia con l’anticipata idea del “Giardino d’Europa” e la positiva costituzione del “Contratto Istituzionale di Sviluppo” ed ha poi individuato il cambiamento in peggio perché «nella cortezza d’onda della politica attuale non si è riusciti ad andare più in là che declinare questo momento, questo finanziamento nella forma della classica, abusata e oramai, stufante logica della distribuzione a pioggia», https://www.youtube.com/watch?v=RrcwQG3GVo0.
A questo punto sono stati invitati i partecipanti a dare un loro contributo alla riflessione per cui si sono susseguiti i brevi interventi del sociologo Antonio Castaldo, con ripresa video di Paolino Vecchione, https://www.youtube.com/watch?v=i6-fNDifOhQ, dell’architetto Guido Grosso, del maestro Vittorio Avella e del prof. Salvatore Piscitelli, Presidente dell’Unitre di Nola, https://www.youtube.com/watch?v=mGY5DcoKHzI.
Nel suo intervento conclusivo, Luciana Castellina apprezzando la bontà dell’iniziativa e l’ottimismo di Gianfranco Nappi ha affaermato: «Quello che oggi noi dobbiamo fare è consultare delle nuove forme di organizzazioni democratiche a cui diamo permanenza, stabilità ed un impegno costante», https://www.youtube.com/watch?v=SUw5Sx8YEaM.
Fra i tanti in platea vi erano Carmine Esposito Consigliere Comunale della Città di Nola; Paolino Vecchione dell’ANPI Zona Nolana; Dott. Gennaro Napolitano di Medici per l’Ambiente ISDE Nola e Acerra; Dott. Guido Corbisiero da Mariglianella, già Direttore di Distretto Sanitario n. 57 ASL Napoli3 Sud; da San Vitaliano il politico e sindacalista CGIL Ciccio Ferrara ex Coordinatore SEL; Ciro Amato da Nocera; Peppe Rea responsabile ANPI di Brusciano, rappresentanti dell’associazionismo culturale ed ambientale territoriale fra cui le realtà di Saviano e Cicciano.
Quella dei Regi Lagni, grande opera di bonifica, è una storia iniziata nel 1539 con l’avvio dei lavori da parte del Viceré Don Pedro di Toledo che vennero completati nella parte fondamentale dal suo successore, Pedro Fernandez de Costa, nel 1610 con la direzione tecnica di Giulio Cesare Fontana a tutela della vasta pianura soggetta ad allagamenti e paludi le cui acque venivano finalmente condotte a mare con l’inalveamento degli allora esistenti fiumi Clanio e Venia. Ecco, nelle immagini di Antonio Castaldo, come nel 2024 i Regi Lagni si presentano all’occhio del visitatore, https://www.youtube.com/watch?v=qXuvf8TNONU.