Continua la bufera sul Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola. Dopo la seduta consiliare di giovedì 25 luglio all’interno della quale si è combattuto per la difesa dei principi della libertà, dignità e decoro propri dell’avvocatura nolana, a pochi mesi dallo svolgimento delle elezioni forensi, si è consumato il cambio del prestigioso consesso consiliare con l’ elezione a Presidente dell’avv.to Ciro Sesto .
“ La decisione seppur sofferta- afferma il neo presidente Sesto, anche a nome di altri 12 consiglieri – si è resa necessaria per porre fine all’atteggiamento dell’ avvocato Domenico Visone il quale, da Presidente, sin dal suo insediamento ha gestito le attività consiliari senza alcun rispetto del Consiglio e dei consiglieri, assumendo atteggiamenti autocratici, fino a “ strappare” – durante una seduta – un’ istanza formale a firma di alcuni di loro. Durante alcune riunioni inoltre, il Presidente Visone non ha evitato di usare espressioni ed atteggiamenti lesivi della dignità degli astanti e delle istituzioni nazionali.
Cinque membri della maggioranza – tra cui il Cons. Segretario e il Cons. Tesoriere – hanno richiesto al Presidente, sin dall’ inizio, di aprire un dialogo ed un confronto costruttivo con tutta l’ assise consiliare, o, quanto meno, con i componenti della maggioranza ma, noncurante di tali richieste l’ avv. Visone non ha modificato il suo comportamento, giungendo addirittura a mortificare la professionalità di alcuni Consiglieri.
Ciò ha indotto 13 consiglieri su 21, a chiedere le dimissioni del presidente Visone; a fronte del suo diniego, a formalizzare – con nota n. 2330 del 12 luglio 2019 – la richiesta di dimissioni, chiedendo in subordine la “ surroga” del Presidente, come da Regolamento vigente.
Giunti alla seduta del 25 Luglio, l’ avv. Visone, pur in presenza di richieste formalizzate come da Regolamento, e reiterate in sede di consiglio da 13 componenti sui 20 presenti ( Urraro assente ), in dispregio della disposizione regolamentare, ha ritenuto che richieste, pareri e i punti all’ o.d.g. potessero essere messi ai voti solo se egli stesso lo reputasse necessario o opportuno.
Inoltre, capeggiando una sparuta minoranza, stante l’assenza di un consigliere e l’astensione di un altro, ha tentato, invano di sciogliere l’assemblea e di impedire la libera discussione ed il successivo voto, facendo in modo, con atteggiamento ostruzionistico e assolutistico, che la seduta si protraesse sino alle ore 02,25 ed allontanandosi, unitamente a soli 5 consiglieri, solo al momento della votazione , per “la surroga del Presidente e la successiva elezione del nuovo Presidente”.
Prendo atto che la mia elezione nasce da una profonda crisi istituzionale e auspico di poter contribuire, con il nuovo gruppo di maggioranza a far svolgere all’ Avvocatura nolana il ruolo guida avuto dalla nascita del foro di Nola ad oggi nelle sedi locali e nazionali.
L’incarico assunto mi porterà ad agire a tutela esclusiva degli interessi dell’Avvocatura e tentare di realizzare il programma depositato con nota del 12 luglio 2019
Nella speranza che, in sistema democratico, si prenda atto della volontà della maggioranza assoluta dei Consiglieri eletti e si prosegua il mandato consiliare con l’ unico intento di rappresentare e servire la Classe”.
A far eco all’avvocato Ciro Sesto, la consigliera Sonia Napolitano, tra i firmatari della richiesta di dimissioni/surroga del Presidente Visone: “C’era la necessità di dare nuovo impulso all’attività consiliare, in un momento cruciale per la categoria. Le problematiche sono tante e richiedono soluzioni rapide ed efficaci. Ci sono i giovani avvocati e in particolare le avvocate, che invocano maggiore attenzione, in quanto sono loro a subire maggiormente gli effetti negativi dell’impoverimento economico della categoria. Non ci dimentichiamo che la professione forense contribuisce, con la sua funzione, al bene comune, alla tutela dei diritti dei cittadini, e al funzionamento della giurisdizione nel nostro Paese.”