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29 Marzo, 2024

No alla secessione dei ricchi: parte la raccolta firme per la proposta di legge costituzionale



Tranne rare e sparute eccezioni, nel silenzio complice di tutte le forze politiche di opposizione, compresa quella extra-parlamentare, il governo Meloni accelera sull’attuazione dell’autonomia differenziata, che, una volta approvata, non solo renderebbe irreversibile lo storico divario tra il Nord e il Sud d’Italia, ma lo acuirebbe ulteriormente, sancendone la “soluzione finale” per eutanasia indotta: la desertificazione demografica, e non solo demografica, del Mezzogiorno.

Ad opporsi in modo forte, deciso e concreto al rilancio di questo progetto progetto “eversivo” che mira a rompere definitivamente quel poco che resta del patto repubblicano di solidarietà in un Paese sempre più diviso e diseguale non sono né il Pd né il M5s, ma, tramite una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, i protagonisti di questa battaglia dall’alto valore politico, pedagogico-civile e culturale sono i Sindacati confederali ed autonomi della Scuola insieme al Comitato per la Democrazia costituzionale presieduto dal professore emerito della “Federico II” Massimo Villone.

La proposta di legge, per la quale occorrono almeno 50mila firme, punta a mettere dei paletti invalicabili alla bulimia vampiresca del sistema-Nord: 1. Diminuzione delle materie da devolvere in favore delle Regioni da 23 a 16; 2. Rendere reversibile l’eventuale attuazione tramite referendum confermativi ed abrogativi; 3. Passare dai livelli essenziali di prestazione (Lep) ai livelli uniformi di prestazione (Lup).

È possibile prendere visione del testo di proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare ed apporre la propria forma digitale collegandosi al seguente link: http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/



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