I venti di guerra che soffiano dall’Europa orientale impattano fortemente sulla società e sull’economia del Sud Italia, già duramente provato da un trentennio di saccheggi operati del tutto illegittimamente dai poteri forti del sistema settentrionale grazie all’appoggio incondizionato del Partito Unico del Nord. Partito composto dalle maggiori forze politiche sedicenti nazionali: Lega (Nord), Partito democratico, Forza Italia.
Non a caso, dal suo profilo facebook personale, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, evidenzia i costi che la colonia Sud già paga per la guerra russo-ucraina.
“Sulla guerra – scrive Cuccurese – c’è chi guadagna e specula, ma non siete voi che pagate gli aumenti di tutto, l’invio di vagonate di armi per la guerra e che casomai sarete costretti ad andare in guerra”.
“Volano le azioni delle fabbriche di armi – prosegue Cuccurese –, guarda caso tutte con la sede legale al Nord, il che in tempi di federalismo fiscale non è proprio indifferente. Gas, luce, benzina, materie prime raggiungono quotazioni stratosferiche e anche qui le multiutility o multinazionali del Centro-Nord, fanno utili mai visti ripianando in alcuni casi bilanci traballanti”.
“L’Eni – rimarca il Presidente del Partito del Sud – con l’aumento del prezzo del gas ha fatto un profitto del +3870% solo negli ultimi 4 mesi del 2021 (dall’inizio degli aumenti) e 4,7 mld per tutto l’anno”.
“Ricordate bene – conclude Cuccurese – che nel disgraziato caso, in guerra non ci andranno opinionisti, prenditori e politicanti con le tasche piene, ma voi o i vostri figli con le tasche vuote, visto che oltre il 70% dei soldati italiani sono meridionali”.