La favola di pace del soldato Martin e i suoi bambini di guerra arriva a Napoli. “Rivedrò il Vesuvio come il 21 marzo 1944 , quando sbarcai in Italia.
Quella volta fumava e nella notte vedevamo la lava colare. Quella immagine insieme a quella delle navi italiane distrutte nel porto me le porto ancora negli occhi. Furono immagini molto forti che spaventarono noi soldati. Oggi in pace però tutto ha un altro sapore”. Così il 97 enne Martin Adler, che da lunedì scorso ha riabbracciato in Italia i tre bambini bolognesi che salvò e fotografò nel1944 ed ha ritrovato lo scorso Natale grazie al giornalista e scrittore italiano Matteo Incerti che ha rilanciato l’appello della figlia Rachelle.
Ora questo viaggio per tre giorni consentirà a Martin di rivedere Napoli, dove stanziò tre volte tra il 1944 e il 1945.
“Questa volta sarà un viaggio di pace, solidarietà e festa per suscitare emozioni che facciano sì che le persone possano volersi bene: ne abbiamo bisogno tutti se pensiamo agli eventi di questi giorni – spiega Adler- E’ tutto così incredibile quello che sta accadendo “.
Una storia che è anche di solidarietà e che passa dalla Campania. Una parte dei diritti del libro “I bambini del soldato Martin” scritto da Matteo Incerti per Corsiero Editore verranno infatti destinati alla Scuola nel Bosco di Siano