La tragica vicenda avvenuta la scorsa notte a Napoli, in Corso Umberto I, dove un ragazzo di 15 anni è stato ucciso a colpi di pistola, ha scosso profondamente la città. La Polizia di Stato è attualmente impegnata nelle indagini, cercando di chiarire i dettagli dell’omicidio e il possibile coinvolgimento di altri minorenni. Sono stati feriti anche altri due ragazzi, di 16 e 14 anni: il primo è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza, mentre il secondo ha riportato ferite da accoltellamento.
Questo episodio, che ha portato alla convocazione di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha sollevato grande preoccupazione a livello istituzionale. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo sgomento per il coinvolgimento di giovanissimi in fatti di sangue così gravi, definendo l’evento “un fenomeno sociale che fa rabbrividire”. Questo dramma evidenzia la necessità di affrontare non solo il tema della sicurezza, ma anche le radici sociali che conducono i giovani a situazioni di violenza così estreme.
Sarà cruciale, nelle prossime ore e nei giorni seguenti, comprendere le dinamiche precise di quanto accaduto e se vi siano legami con contesti di criminalità giovanile o altre situazioni di degrado sociale.