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28 Marzo, 2024

Monitoraggio acque di balneazione: campioni prelevati a Napoli conformi alla normativa



Sono tutti conformi alla normativa i campioni di acque di balneazione prelevati dall’Arpa Campania lo scorso 13 settembre. In questa data Arpac ha prelevato circa 50 campioni nei seguenti comuni: Napoli, Portici, Mondragone, Castel Volturno, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Castellabate. Per l’elenco dettagliato delle località campionate, si rimanda al sito del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.

In particolare sono conformi al limite di legge i campioni aggiuntivi prelevati nel punto studio nei pressi del “troppo pieno” di Nisida (Napoli). I campionamenti sono stati effettuati a seguito della criticità riscontrata per l’attivazione della galleria scolmatrice di Coroglio (qui il campione prelevato lo scorso 7 settembre aveva fatto registrare valori dei parametri microbiologici superiori ai limiti), pertanto torna ad essere balneabile il tratto di mare “Nisida-Coroglio”.

Non sono stati registrati superamenti dei valori soglia batteriologici nelle acque di “Via Partenope” e “Posillipo” dove erano state riscontrate criticità all’ispezione visiva per la presenza di rifiuti galleggianti e per la scarsa trasparenza delle acque. Da misure in tempo reale, effettuate nell’ambito di altre attività in mare in data 14 settembre, in questo tratto di mare sono stati rilevati valori elevati di clorofilla, indice di abbondante sviluppo fitoplanctonico ed elevati valori di torbidità, indice di notevole presenza di solidi sospesi.

Domani, 16 settembre, sarà possibile riscontrare anche i risultati dei campionamenti eseguiti lo scorso 14 settembre, che comprendono il resto della provincia di Caserta e completano la serie dei controlli stagionali di tutta la costa campana.

«In un quadro largamente positivo», sottolinea il direttore generale Arpac Stefano Sorvino, «sono emerse alcune temporanee e limitate criticità locali, legate fondamentalmente al verificarsi di piogge intense. E’ utile ricordare che, in situazioni di verosimile impatto negativo sulla qualità delle acque di balneazione, i sindaci hanno la possibilità di adottare divieti preventivi di balneazione, senza necessariamente attendere i risultati dell’Arpac per i quali occorrono due giorni dallo svolgimento dei prelievi. I divieti possono essere revocati quando successivamente, una volta rimosse le cause che impattano sulla qualità delle acque, gli accertamenti Arpac abbiano dimostrato il ripristino della balneabilità».

In altre parole, durante la stagione balneare, indipendentemente dai controlli previsti dal d.lgs 116 del 2008, possono essere adottate da parte dell’Autorità competente, in caso di pioggia persistente e/o di notevole intensità che comporti l’entrata in funzione degli scaricatori di piena nelle fognature a sistema misto, misure di gestione preventive che includano l’informazione del pubblico e, se necessario, un divieto temporaneo di balneazione, o comunque, una  limitazione della balneazione ai fini della tutela della salute dei bagnanti (art. 10 del d.lgs. 116 del 2010). Tale articolato viene altresì richiamato dalla Regione Campania, annualmente, nell’atto deliberativo di approvazione della rete di monitoraggio stagionale  pianificata e proposta da Arpac (art.7 del deliberato Dgr n. 151 del 30 marzo 2022 – Burc n. 35 del 04.04.2022).

«In questo modo», commenta Sorvino, «si tutelano i bagnanti senza aspettare i necessari tempi tecnici delle metodiche analitiche. In ogni caso, si può ancora una volta ribadire che questi fenomeni mettono in evidenza locali criticità infrastrutturali della rete fognaria di tipo misto, dove cioè confluiscono acque pluviali e fognarie, e talvolta la mancanza di manutenzione opportuna degli scarichi pluviali con criticità che impattano purtroppo, sia pur occasionalmente, sulla buona qualità della risorsa mare, da tempo in progressivo miglioramento».



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