“Il governo, con il cappello in mano, ottiene dall’Unione europea il via libera alla manovra, che conserva un segno di pura propaganda elettorale e nulla per il Sud. Si deve lavorare, invece, per crescita e investimenti. Per il Mezzogiorno, ci vuole un piano di fiscalità di vantaggio per intercettare capitali e imprese, assicurare lavoro e fermare lo spopolamento. Andare in Europa non per ottenere qualche decimale in più ma per trattare l’autorizzazione a misure straordinarie di flessibilità per garantire alle regioni meridionali quelle agevolazioni fiscali capaci di condurre a un’autonomia pari e contemporanea alle Regioni del Nord. Sulla secessione dei ricchi, è in discussione l’Unità del Paese sui diritti fondamentali, un principio che è prioritario rispetto all’autonomia regionale. Su questo tema, Il governo non assuma decisioni burocratiche e imperative a favore delle sole regioni del Nord. Sono scelte strategiche che meritano un ampio e preventivo indirizzo parlamentare, che confido possa avviarsi già sulla legge di Bilancio, non appena tornerà a Montecitorio dal Senato, sulla base di un ordine del giorno che curerò di presentare insieme al mio gruppo”.
Le dichiarazioni di Federico Conte (LeU) sulla manovra.