Dopo avere assegnato al Sud soltanto il 16% effettivo dei 191,5 miliardi di euro del Recovery Plan, calcoli fatti dall’economista Gianfranco Viesti, e non già il 65%, come da parametri UE di ripartizione tra gli Stati membri, il Governo dei “migliori” non solo intende rilanciare il Paese “restaurandone” le sperequazioni sociali e territoriali già esistenti nella fase pre-covid, ma addirittura mira anche ad inasprirle maggiormente tramite la “secessione dei ricchi”, il cui DDL è stato inserito nella NADEF.
E in tutto questo il neosindaco di Napoli Gaetano Manfredi tace. Tace pur sapendo che il regionalismo differenziato sia in salsa verde leghista lombardo-veneta che rosa pallido dem emiliano-romagnola è in “irrimediabile contrasto con il quadro costituzionale”, come nel maggio del 2019 denunciò a chiare lettere l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, di cui proprio lo stesso Manfredi, all’epoca, era Rettore.
Probabilmente Manfredi ha la “memoria corta”, in quanto da accademico concorse a denunciare quello che sino ad oggi non ha denunciato da Sindaco di Napoli.