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18 Aprile, 2024

Lo Stato italiano nega la mensa scolastica al 79% dei bambini del Sud. Il Governo sovranista vorrebbe andare oltre



Nonostante i fuochi di sbarramento provenienti da organi tecnici italiani ed europei, il Governo sovranista a parole, ma padano nei fatti, di Giorgia Meloni e company prosegue nel suo disegno “eversivo” di “spaccare” l’Italia e di acuire i divari sociali e territoriali tra il “Grande Nord” e la sua da sempre “colonia estrattiva interna” Sud tramite l’attuazione di un federalismo asimmetrico e discriminatorio, che lega i sacrosanti diritti di cittadinanza al CAP di residenza territoriale.

Vivi in territori ricchi? Allora avrai asili nido, tempo pieno a scuola, trasporti pubblici ed assistenza sanitaria. Vivi in territori poveri? Allora avrai il minimo indispensabile, se non addirittura zero servizi.

Già ora, per quanto concerne il diritto allo studio, lo Stato italiano distingue tra “figli” residenti al Nord e “figliastri” che abitano al Sud.

Come ha evidenziato la Svimez nel suo ultimo Rapporto: “Nel Mezzogiorno, circa 650 mila alunni delle scuole primarie statali (79% del totale) non beneficiano di alcun servizio mensa. In Campania se ne contano 200 mila (87%), in Sicilia 184 mila (88%), in Puglia 100 mila (65%), in Calabria 60 mila (80%). Nel Centro-Nord, gli studenti senza mensa sono 700 mila, il 46% del totale”.



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