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28 Marzo, 2024

Libero Tassella: “Più di 600 morti al giorno per Covid e si riaprono le scuole senza sicurezza, senza tamponi e senza sistemi di aerazioni”



La riapertura o meno delle scuole in presenza è uno di quei temi abilmente agitati dai media nazionali asserviti ai poteri forti di questo Paese rispetto al quale ormai l’opinione pubblica si presenta spaccata tra Sì-DaD e No-DaD.

Come al solito, in Italia, il paese dei guelfi e dei ghibellini, del bene e del male, del bianco e del nero, la questione invece di essere dibattuta sulla base di dati pubblici, trasparenti e criticamente accertati, è divenuta, invece, oggetto di un contenzioso ideologico abilmente manovrato dalle forze di Governo che perseguono i loro interessi di parte a prescindere proprio dai dati effettivi relativi ai contagi da Covid-19 avutisi tra l’intera popolazione scolastica. Dati che, come di recente ha denunciato il fisico Alessandro Ferretti, sembra che o non vengano raccolti o se raccolti non vengano resi pubblici proprio dal Ministero dell’Istruzione.

In questo modo, il tema predominante dato in pasto all’opinione pubblica diviene quello delle riaperture e non quello centrale, strategico e di vitale importanza del cosa fare per riaprire in sicurezza in piena emergenza pandemica. Emergenza ulteriormente aggravatasi a causa delle varianti del virus che si diffondono più facilmente proprio tra la popolazione in età scolastica.

Ed è proprio su questo aspetto fondamentale della questione, cosa fare per riaprire le scuole in sicurezza, che di recente è intervenuto il responsabile nazionale dell’associazione Scuola Bene Comune (SBC), Libero Tassella, con un suo post pubblicato sulla pagina facebook ufficiale dell’associazione.

Si aprono le scuole – ha scritto Tassella – senza garantire la necessaria sicurezza, senza tamponi, senza sistemi di aerazione, la scuola si riapre solo per ragioni politiche, ma nelle medesime condizioni in cui si è chiusa un mese fa e in cui si aprì lo scorso settembre 2020”.

Ora – ha sottolineato Tassella – con il diffondersi delle varianti del Covid, molto più aggressive e diffuse nella popolazione giovanile, con una campagna vaccinale che si svolge a rilento e che non ha ancora coinvolto tutti gli ultraottantenni, gli ultrasettantenni e le persone fragili, mentre in molti rifiutano il vaccino AstraZeneca, la situazione si potrebbe fare drammatica, oggi più di 600 morti”.

In tale situazione – ha concluso il responsabile di SBC – i pentastellati parlano in Parlamento ancora delle sorti progressive della riapertura delle scuole in Italia, ma in Francia le scuole restano chiuse”.



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