“L’Europa si salva se si salva l’Italia, ma l’Italia si salva se si salva il Sud”. Questo è quanto sostenuto dall’europarlamentare Piernicola Pedicini nelle sedi istituzionali europee.
“I criteri – ha precisato Pedicini – di distribuzione del Next Generation EU agli Stati membri erano chiari, popolosità, povertà pro-capite e tasso di disoccupazione, ma se applichiamo gli stessi criteri all’interno dello Stato membro, se li applichiamo all’interno dell’Italia scopriamo che il 70% doveva essere destinato al Sud, perché è lì che si concentrano la povertà e la disoccupazione”.
“Eppure, – ha proseguito l’europarlamentare di origini beneventane – il Governo italiano ha stanziato meno del 40% per il Sud ed ha stabilito criteri di bando che permetteranno di assorbire meno del 20% al Sud”.
“Allora, – ha concluso Pedicini – si sta ripetendo quello che da sempre è successo nella storia d’Italia: un Nord ricco che assorbe, che prosciuga le risorse di un Sud povero. È successo dopo le grandi guerre. È successo dopo la crisi del ’29. È successo dopo le crisi del 2008 e del 2010 e sta succedendo purtroppo ancora oggi”.