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26 Gennaio, 2025

L’economista Cottarelli: “L’autonomia differenziata è un pastrocchio da abrogare”



Sulle pagine del settimanale “l’Espresso” del 12 luglio scorso, l’economista Carlo Cottarelli, già ricercatore della Banca d’Italia e dell’ENI e già direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani dell’Università cattolica di Milano, ha sostenuto a chiare lettere che la legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata è “un pastrocchio da abrogare“, in quanto argomenta Cottarelli, “aumenterà la confusione e la burocrazia nel nostro Paese“. Inoltre, prosegue l’economista lombardo, “il problema è che la nostra Ad vuole la botte piena e la moglie ubriaca“. “Da un lato – sottolinea – si riteneva essenziale stabilire il principio per cui una parte delle tasse pagate, per esempio, dai lombardi rsti in Lombardia“. “Dall’altro – continua Cottarelli – si voleva evitare che le maggiori risorse (rispetto alla situazione attuale) che potrebbero andare alla Lombardia, vadano a scapito delle altre Regioni“. Insomma, tutto e il contrario di tutto: dare di più al ‘virtuoso’ Nord senza nulla togliere all”ozioso Sud’; garantire la tenuta della finanza pubblica, ma ad uopo, prevedere anche l’investimento di maggiori risorse. Se ad evidenziare il “pastroccio” del regionalismo differeziato è un’economista organico alle istituzioni del capitale nazionale e globale, quale Carlo Cottarelli, allora occore chiedersi cui podrest la riforma Calderoli se non a gruppi di interessi locali e agli stessi partiti che la promuovono in nome di uno scambio di bassa bottega politico-elettorale. La tenuta unitaria, o quello che ne rimane, del sistema Paese minacciata da gruppuscoli di prenditori-predatori che antepongono i loro miopi interessi “particulari” al perseguimento del bene comune.       



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