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4 Ottobre, 2024

L’archeologo Luigi Lombardi: studiare il passato per affrontare il futuro.



Abbiamo incontrato l’archeologo Luigi Lombardi, celebre per la scoperta della Tomba del Cerbero a Giugliano nel 2023, durante la rassegna del Premio Filangieri, insignito del premio alla carriera –“Il lavoro fatto sul territorio rispecchi quella che è la filosofia, il credo principale su cui si basa tutto il premio e Luigi Lombardi è uno dei più importanti archeologi che lavora da anni su questo territorio: fare cultura, tutelare e valorizzare il nostro territorio e quindi quest’anno ci è sembrato che fosse la persona più giusta da premiare” come aveva dichiarato una delle organizzatrici del premio Rita Cioffi.

Luigi Lombardi –“C’è un grande legame con il territorio perché il lavoro che facciamo è tutelare ciò che è nel sottosuolo, quindi tutti i lavori pubblici che vengono fatti, vengono sorvegliati dagli archeologi e noi ci occupiamo sia di sorveglianza in fase di scavo, sia di scavo archeologico puntuale dove riveniamo evidenze archeologiche”.

Oggi con i social sembra che sia tutto già scoperto, ma in realtà non è così! –“L’archeologia è tutta da scoprire , noi andiamo a tirare fuori la cultura antica, ci sono ancora tanti tasselli che mancano. Noi riscriviamo la storia continuamente: noi abbiamo una storia scritta ma che è in continua evoluzione, non cambia ma la integriamo con quella che è la storia canonica che noi conosciamo. Soprattutto quella che è la scoperta locale di un territorio: noi siamo abituati a sentire Pompei, Ercolano, Paestum, ma ci sono evidenze archeologiche distribuite sul territorio che è stato un territorio antropizzato in antico, parlando in particolar modo della Campania”.

Un messaggio da dare alle ragazze e ai ragazzi che si avvicinano allo studio della storia e dell’archeologia –“Soprattutto il rispetto per quelle che sono le evidenze del nostro passato, perché conoscere il passato è anche affrontare il futuro, conoscere la propria storia e la storia delle proprie origini è un qualcosa di fondamentale per l’uomo. Lo studio di questa materia è affascinante. Purtroppo c’è una grossa carenza di archeologi in Italia quindi avvicinarsi a questa disciplina, a questo studio è fondamentale in questo periodo storico”. Come mai questa carenza? –“Le scuole di formazione adatte ci sono, solo in Campania ci sono 4 università che hanno il corso di laurea in archeologia. Il problema è che le persone oggi guardano alla tecnologia, giustamente, all’ingegneria, informatica ma questo non vuol dire che in archeologia non sia importante l’informatica: noi usiamo le tecnologie digitali avanzate per registrare i dati, per metterli su sistemi geografici informatizzati, quindi è un bel connubio”.



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