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25 Aprile, 2024

La storia dell’Insalata Caprese. Il piatto patriottico napoletano



l Rosso del pomodoro, il brillante Verde del basilico, il Bianco candido della Mozzarella di Bufala. Il tricolore servito nel piatto è il simbolo della tradizione italiana che si attualizza nella cucina. Come per tanti altri piatti fra i quali la pizza, l’Insalata Caprese è una delle pietanze più semplici e apprezzate della gastronomia mondiale ed è a meritato titolo la regina indiscussa delle tavole dei vacanzieri. Un breviario dei sapori italiani racchiusi in un amalgama che sintetizza, con estrema semplicità, tutta la bontà e la classicità dello stile culinario italiano.

Come suggerisce il nome, quest’insalata è nata, o almeno si crede esser nata nella bellissima Isola di Capri, vera e propria perla del Golfo di Napoli, nota per l’elegante Via Camerelle, la lussureggiante natura, la suggestiva Grotta Azzurra, i maestosi Faraglioni e l’incantevole Piazzetta Umberto I. Il piatto, probabilmente composto per la prima volta durante il secondo dopoguerra, ha origini che si perdono nel mito e nella leggenda.

Nata in un cantiere di Capri, tra le incantevoli stradine dell’isola azzurra immersa a sua volta nell’azzurro del Mediterraneo. Questa probabilmente l’umile origine del piatto noto in tutto Italia. Si racconta che ad assemblare per la prima volta le componenti fu un muratore particolarmente fiero della propria patria che volle omaggiare i colori della bandiera italiana farcendo il proprio spuntino con prodotti che richiamassero i colori del vessillo della beneamata patria.

Secondo altre testimonianze la nascita di questa insalata fu un omaggio alla corrente artistica del Futurismo. Erano i primi anni ’20 quando il Grand Hotel Quisisana, vero e proprio monumento dell’isola, inserì nel proprio menù un piatto nuovo, fresco e gustoso, un omaggio alle idee di Filippo Tommaso Marinetti che mal digeriva i piatti tipici della tradizione italiana, soprattutto quelli a base “pasta” considerata uno sterile vessillo popolare di tradizione futile e di pesantezza.

L’Insalata Caprese, nella sua versione ideale, deve essere composto da croccante pomodoro Cuore di Bue, Mozzarella di Bufala, ovviamente e a completare il quadro l’immancabile basilico, origano e un filo d’olio extra vergine d’oliva italiano.

Secondo quanto riferito dalla memoria storica degli isolani più anziani, è questa la versione servita anche al famosissimo Re Farouk d’Egitto durante il suo soggiorno sull’isola di Capri del 1951. Al regale palato, desideroso di un spuntino veloce ma non privo di gusto, venne proposta la tipica Caprese del posto e pare che ne fu talmente colpito da rimanerne estasiato.

In realtà, le cronache del tempo, già all’inizio del ‘900, prima ancora dell’avvento di Marinetti, parlano in quel di Capri, già frequentata da uno stuolo di VIP dell’epoca, del diffondersi di un curioso piatto, un’insalata a base di Pomodoro e Cacio, non ancora Mozzarella, probabilmente un gustoso Fior di Latte. Ma comunque furono gettate le basi del mito.



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