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19 Aprile, 2024

La Rete il Sud Conta denuncia: “Tra autonomia differenziata e Recovery Fund, tutto al Nord e le briciole al Sud”



I poteri forti di questo Paese, gruppi finanziari ed industriali, media, università e centri di ricerca settentrionali, sostenuti dal consenso più o meno manipolato di più vasti gruppi sociali di riferimento a livello territoriale, intendono uscire dalla crisi concentrando sempre più poteri, funzioni e risorse economiche sulla solita “locomotiva” Nord. Il tutto, ovviamente, a discapito della “sgangherata” “carrozza” Sud.

Così, mentre in Europa si vira rotta e si passa dalle politiche di rigore a quelle espansive, in Italia, invece, si curano i nuovi mali, la crisi economica globale da Covid-19, con i vecchi rimedi: regionalismo estrattivo e scippo al Sud del grosso dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund.

Soldi che l’Europa ha assegnato all’Italia proprio per attuare le politiche di riequilibrio territoriale e non già per alimentare ulteriormente i dualismi e le diseguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese.

Insomma, tutto al Nord e le briciole al Sud. Questo, in sintesi, è quanto emerso dalla diretta streaming di venerdì sera, “Nuovo scippo al Sud? Autonomie differenziata e Recovery Fund”, promossa dalla “Rete il Sud Conta” sui suoi canali social presenti su Facebook e su YouTub.

Alla diretta, moderata dal prof. Antonio Bianco del “Sud Conta”, hanno preso parte la Senatrice Sabrina Ricciardi del M5S, il prof. Massimo Villone, docente emerito di Diritto costituzionale presso la “Federico II” di Napoli, il prof. Pietro Busetta, docente di Economia statistica presso l’Università di Palermo, e il dott. Mauro Sasso del Verme, referente del Circolo M24A – Vomero.

06/12/2020 – Salvatore Lucchese



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