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29 Marzo, 2024

La normalità e il coraggio, la storia di Francesco Vecchione al Museo di Nola



Nuovo appuntamento con le iniziative dell’Università delle Tre Età a Nola giovedì 16 marzo alle ore 17 presso il Museo Storico Archeologico per la presentazione di “Francesco Vecchione: la normalità e il coraggio”.

Con gli autori del volume, il docente Carmine Piscitelli e la storica Giulia Dodi, saranno presenti il sindaco di Nola, Carlo Buonauro, il direttore del Museo Storico Archeologico, Giacomo Franzese, il direttore editoriale di Infiniti Mondi, Gianfranco Nappi. Introduce e modera il dibattito Gennaro Napolitano, in rappresentanza di UNITRE Nola.

L’incredibile storia di Vecchione è quella di un eroe silenzioso, nato a San Paolo Belsito nel 1904, che da capo di gabinetto della Questura di Modena durante la seconda guerra mondiale salvò numerosi ebrei dalle persecuzioni nazifasciste, favorendo la fuga di molte famiglie ed evitando a molti di loro l’arresto e la deportazione.

Sono diverse, infatti, le testimonianze che raccontano la vicinanza e l’aiuto concreto che Vecchione diede agli ebrei modenesi dal 1938 in poi, soprattutto durante i mesi della Repubblica sociale italiana, quando, grazie al suo ruolo, riuscì a evitare la deportazione e a sostenere la fuga delle famiglie perseguitate, mettendo a rischio la sua stessa vita.

Vecchione fu inserito nella lista delle persone da fucilare della federazione fascista, perché sospettato di agire contro il potere repubblichino: fu lui stesso a intervenire per consentire la fuga di alcuni ebrei stranieri in domicilio coatto e a rilasciare i civili arrestati a Monchio nel marzo 1944, dopo la strage effettuata da nazisti tedeschi e fascisti italiani.

Non a caso, poche settimane fa, in occasione del Giorno della Memoria, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria postuma dal Consiglio comunale di Modena.

Per Vecchione, inoltre, è stato da tempo avviato il percorso per il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni”, prestigioso titolo conferito dallo Stato di Israele a non ebrei sulla base di documenti e testimonianze che possano avvalorare il coraggio e il rischio che i salvatori hanno affrontato per salvare gli ebrei dallo sterminio della Shoah.



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