La situazione Italiana appare improvvisamente precipitata :
preoccupazione e confusione dilagano quasi di pari passo con il diffondersi dei contagi.
Una situazione che ha ingenarato nella popolazione un picco di allarme, incrementato dal flusso scoordinato di notizie a ritmo serrato che hanno ingenrato uno stato di confusione pubblica.
Il giorno prima il Governo invita al non allarmismo e al ripartire con uno stile di vita normale e invece nelle ultime ore si passa all’isolamento sociale per contrastare la diffusione epidemica:
Cosa è cambiato?
Perché si passa dal non allarmare all’isolamento sociale?
Ore concitate che passano dalle conferme alle smentite fino a tardo pomeriggio con l’ufficializzazione da parte del Premier Conte.
Un decreto in cui sono contenute tutte le misure d’emergenza che vanno applicate al fine di arginare il propagarsi dei contagi : la chiusura delle scuole ed università sicuramente è andata per la maggiore.
SCUOLE ed università chiuse fino al 15 marzo, salvo proroghe dettate dal perdurante stato di emergenza.
Il decreto Dpcm del 04 – 03-20 non affronta solo il problema scuole aperte o meno ma una folta serie di limitazioni e raccomandazioni.
Eccole alcune nel dettaglio:
sospensione, sino all’8 marzo 2020, degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse;
sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni e degli eventi, sia in luogo pubblico che privato;
- sono quindi sospesi: cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose; sospensione, sino al 15 marzo 2020, dei servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative svolte a distanza; musei e luoghi di cultura sono aperti solo a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro; svolgimento delle attività di bar, pub, ristorazione a condizione che il servizio sia effettuato per i soli posti a sedere; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro in fra di loro; apertura di tutte le altre attività commerciali a condizione che vengano adottate misure organizzative tali da consentire l’accesso con modalità contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro; limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti.
Vanno pertanto sempre osservate le regole igieniche e le misure da adottare in caso di sospetto contagio.