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19 Aprile, 2024

Intervento su Educazione civica, Diritto del lavoro e Sicurezza sui luoghi di lavoro



Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in riferimento al vivo inte-resse con cui si stanno discutendo in Parlamento una nuova configurazione della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche nella scuola italiana e la possibilità, avanzata attraverso un disegno di legge n. 3508, già presentato nella scorsa legislatura, da parte del gruppo parlamentare di Fratelli D’Italia che porterebbe all’introduzione dell’insegnamento, nelle scuole secondarie di se-condo grado, del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di apportare modifiche ri-levanti alla disciplina di Educazione civica, con l’attribuzione dell’insegnamento della stessa ai do-centi A046, esprime soddisfazione e plauso per l’attenzione con cui si guarda a una materia che nella società civile non può e non deve essere improvvisata o abbandonata all’episodicità.

La coerenza, la progettualità, la visione didattica comportano la titolarità di un’unica figura di rife-rimento: il docente più qualificato per veicolare contenuti afferenti alla legalità, vale a dire il docente di Diritto ed Economia politica.

La disciplina di Educazione civica non è stata valorizzata; anzi è stata in buona parte “subita” dai consigli di classe; l’Educazione civica, ma soprattutto gli studenti meritano contenuti, metodologie, organizzazione, strategie didattiche qualitativamente “centrati”.

Evidentemente come bilancio conclusivo dei tre anni di sperimentazione sulla nuova materia è diffi-cile esprimersi in termini positivi. Auspichiamo da parte della nuova compagine di Governo un’inversione di rotta sostanziale e netta.

Il CNDDU si rende disponibile per apportare il proprio contributo in termini di esperienza nelle scuole italiane e avanzare le proprie proposte in merito alle tematiche in oggetto, dialogando con le istituzioni con l’intento di migliorare l’ offerta formativa e promuovere i valori della legalità e della cittadinanza responsabile.

prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU



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