Dopo l’ennesimo incendio divampato in via Zabatta a Terzigno, rimane soltanto la puzza di quell’odore acre che ha invaso anche le abitazioni dei cittadini residenti.
Le cause dell’incendio sono ancora da scoprire e anche nella giornata di ieri sono stati eseguiti dei sopralluoghi per accertare cosa sia stato bruciato e da dove sia partita la scintilla.
Cosa resta? La strada principalmente colpita è una traversa di via Zabatta, dove per chi sa quanto tempo, si è versato di tutti, dagli ingombranti, agli scarti tessili passando per ogni tipo di scarto che la mente umana può pensare di eliminare dalle proprie abitazioni.
Quello che più ha colpito è l’infinità di bottiglie di vetro che sono state rinvenute dopo che i rovi sono stati bruciati. Migliaia di bottiglie, soprattutto di birra giacevano fra i cespugli, chi sa da quanto tempo, e sono state scoperte soltanto dopo questo ennesimo attacco scellerato.
Dovrebbe ripartire e continuare nel prossimo mese l’attività di bonifica sul territorio, a volte ci si ferma a pensare e si accusano sempre le istituzioni, ma perché non ci si passa una mano su quella sporca coscienza e si pensa che la colpa in primis vada a tutti quei cittadini che versano e a tutti quelli che vedono e non denunciano.
Ai posteri l’ardua sentenza!