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18 Aprile, 2024

Il tricolore stracciato: denigrare, accusare e discriminare i meridionali per continuare a scippargli miliardi su miliardi e ad azzerare i loro diritti



Coerentemente a quanto avvenuto in occasione delle crisi economico-finanziarie del 2007 e del 2011 anche per la Grande recessione da Coronavirus del 2020 sembra proprio che i suoi costi saranno scaricati sul Sud Italia.

Come hanno ampiamente documentato i giornalisti Marco Esposito del Mattino (19 aprile 2020) ed Ivana Giannone del Quotidiano del Sud (19 aprile 2020), guidato dal dem Roberto Gualtieri, si badi bene dem e non leghista, il ministero del Tesoro sta valutando la possibilità sia di sospendere la norma che dovrebbe garantire il vincolo di destinazione del 34% degli investimenti pubblici al Sud, dove vi risiede il 34% della popolazione nazionale, sia di abrogare la regola dell’80-20% del Fondo di sviluppo e coesione cofinanziato dall’Europa: 80% dei soldi al Sud e 20% al Nord.

Se il nuovo “scippo di Stato” dovesse essere attuato, entro la fine dell’anno il Pil del Mezzogiorno crollerebbe al -20% con delle ripercussioni tragiche per la tenuta della coesione sociale e territoriale non solo del Sud ma dell’intero Paese.

Dunque, in piena emergenza coronavirus, il Sud è sotto attacco. Sotto l’attacco di molti media nazionali e locali che lo screditano e lo discriminano. Sotto l’attacco dei politici settentrionali che lo accusano di muovere guerra al Nord o lo vogliono indurre ad una supina riconoscenza nei suoi confronti per avergli evitato il dramma della diffusione del contagio. Sotto l’attacco del Governo, che, appunto, sta studiando l’opportunità di sospendere sia quota 34% sia il vincolo dei finanziamenti europei dell’80%, per potere così drenare sempre più risorse verso il Nord bulimico ed onnivoro.

Attacchi ideologici e politici che se da un lato puntano a deviare l’attenzione dalla fallimentare gestione dell’emergenza coronavirus da parte delle Regioni settentrionali, in primis, della Lombardia, dall’altra, preparano il terreno per giustificare gli ennesimi “furti di Stato” da perpetrare ai danni del Sud a tutto vantaggio del sempre più famelico sistema vampiresco del Nord.

In soldoni, si tende ad alimentare la seguente narrazione: Noi del Nord siamo collaborativi e voi del Sud alimentate solo chiusure e conflitti. Noi del Nord lavoriamo e ci sacrifichiamo e voi del Sud oziate, campando sulle nostre spalle. Noi del Nord siamo la parte produttiva, virtuosa ed efficiente del Paese e voi del Sud quella corrotta e criminale. Pertanto, noi meritiamo tutti i finanziamenti possibili e voi niente, perché, altrimenti, sprechereste tutto in banchetti ed elargizioni clientelari e criminali.

Tutto ciò ha un solo nome, quello di ideologia razzista e colonialista per potere giustificare le pratiche politiche estrattive cui il Sud è sottoposto oramai da decenni in barba al dettato costituzionale.

Sempre più fratelli e fratellastri d’Italia e la responsabilità è di tutte quelle forze politiche nazionali, che, dalla Lega a Forza Italia, passando per il Partito democratico, oramai, identificano il bene dell’Italia esclusivamente con gli interessi miopi ed egoistici del solo sistema Nord.

21/04/2020 – Salvatore Lucchese

 



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