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19 Aprile, 2024

Il Tar respinge ricorso contro il Comune per la cancellazione del murale di Ugo Russo



Il Tar Campania ha comunicato la decisione avversa al ricorso in difesa del murales “Verità e Giustizia per Ugo Russo”, considerandolo come una “trasformazione fisica dell’immobile” e avvalorando perciò l’interpretazione dell’amministrazione comunale che vuole rimuovere l’opera. Una sentenza che viene criticata dal Comitato “Verità e Giustizia per Ugo Russo”, che ricorda come la Soprintendenza si fosse espressa a favore del murales come “opera decorativa”.

Per il Comitato “è una sentenza pesantemente condizionata dal clima politico e diffamatorio alimentato istituzionalmente e mediaticamente intorno al murales. Nei fatti del resto l’iniziativa dell’amministrazione è una censura politica travestita di cavilli amministrativi per aggirare il dettato della Costituzione e di molte sentenze che vietano di entrare nel merito dell’interpretazione di un’opera d’arte. Il danno collaterale è che da oggi quasi tutta l’arte muraria del centro storico di Napoli (dal San Gennaro di Jorit a Banksy a quasi tutti i murales del rione Sanità di Bosoletti, Tono Cruz ecc) uno dei principali patrimoni artistici di questo tipo in Europa, è di fatto qualificata come illegittima e abusiva perchè ‘viola il piano regolatore'”.

Opposto il giudizio del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde): “Adesso ci aspettiamo che rapidamente venga cancellato l’omaggio al baby rapinatore. La famiglia potrà ricordare il ragazzo in privato e nella propria abitazione non di certo imporre al quartiere e alla città un modello di vita sbagliato e criminale finito purtroppo in modo tragico. Gli omaggi vanno fatti agli eroi napoletani e alle vittime della criminalità non a questi soggetti”.



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