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24 Aprile, 2024

Il Premio internazionale “Elisa Frauenfelder”assegnato ai “Maestri d’Italia”: Franca Di Blasio, Antonio La Cava e Barbara Parisio



Nella storica Sala degli Angeli dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, il 31 gennaio 2019 si è tenuta la cerimonia conclusiva della prima edizione del Premio internazionale “Elisa Frauenfelder”.

Promosso un anno fa con la finalità di preservare e promuovere tra i giovani studiosi la memoria dell’eredità scientifica ed umana della “magnifica signora della pedagogia italiana”, il Premio è stato istituito dal Suor Orsola Benincasa in partenariato con altre undici Università internazionali, tra le altre, l’Université de Genèneve (Svizzera) e la Temple University di Philadelphia (USA), nonché in collaborazione con enti di ricerca, tra i quali, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la Società Italiana di Pedagogia ed il Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa.

Di notevole prestigio anche gli organi scientifici e direttivi del Premio: dalla Presidenza, ricoperta da Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, al Comitato scientifico internazionale, composto da membri designati dalle Università e dai centri di Ricerca partner; dalla Direzione scientifica, affidata a Enricomaria Corbi, Ordinario di Pedagogia generale e sociale, Margherita Musello, Ordinario di Didattica generale e pedagogia speciale, e Fabrizio Manuel Sirignano, Ordinario di Pedagogia generale e sociale, al Comitato di valutazione, composto da cinque membri del Comitato scientifico internazionale, e, infine, al Coordinamento scientifico, ricoperto sempre da Fabrizio Manuel Sirignano.

Articolato in quattro sezioni, “Scienze pedagogiche”, “Cultura e innovazione”, “Donne nelle istituzioni, nella cultura, nella ricerca e nell’arte” e “Maestri d’Italia”, dopo i saluti e l’introduzione di Lucio d’Alesssandro e gli interventi di Enricomaria Corbi, Margherita Musello e Fabrizio Manuel Sirignano, per la sezione “Maestri d’Italia”, sono stati premiati Franca Di Blasio, Antonio La Cava e Barbara Parisio.

Già insignita lo scorso anno dal Presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, a Franca Di Blasio, la docente “eroe” dell’Istituto Bachelet-Majorana di Santa Maria a Vico (CE), è stato conferito pure il prestigioso Premio “Elisa Frauenfelder”, “per essere stata esempio di umanità, di passione autentica, di tenerezza, di capacità di dialogo e di sensibilità, avendo mostrato di fronte all’aggressione subita da parte di un suo studente una profonda responsabilità formativa ed educativa che non solo la scuola deve ritrovare ma che la società tutta ha bisogno di riscoprire”.

Di recente, nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, invece, il maestro lucano in pensione, Antonio La Cava, ha ricevuto il Premio Internazionale per la sua innovativa ventennale pratica pedagogico-educativa legata all’invenzione del bibliomotocarro, con cui, ponendosi, di fatto, nel solco della storica tradizione dei maestri ambulanti meridionali di fine Ottocento ed inizio Novecento, ha percorso oltre 200 mila chilometri, al fine di diffondere il piacere della lettura tra i bambini dei Comuni più piccoli ed isolati della Basilicata. Comuni che spesso sono privi di biblioteche o librerie.

Infine, il Premio internazionale “Elisa Frauenfelder” è stato conferito alla Dirigente scolastica Barbara Parisio, per avere mostrato di avere saputo portare i Licei linguistico e classico dell’Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa a livelli di eccellenza nazionale, come attestato dalle recenti classifiche stilate dalla Fondazione Agnelli.

Sulla scia del rigoroso impegno scientifico, umano e culturale profuso da Elisa Frauenfelder a favore del mondo della scuola, i premi internazionali conferiti a Franca Di Blasio, Barbara Parisio e Antonio La Cava attestano la presenza di fulgidi exempla d’impegno pedagogico, educativo e civile anche nelle e per le scuole meridionali.

Exempla incentrati sulla dedizione al lavoro e sui sacrifici personali, volti sia alla promozione del dialogo educativo sia alla valorizzazione delle eccellenze culturali sia all’emancipazione ed al riscatto dei meno avvantaggiati. Impegno, lavoro e sacrificio che, riproponendo più o meno larvatamente atavici pregiudizi antimeridionali, l’attuale responsabile politico del MIUR, il leghista Marco Bussetti, ha messo fortemente in dubbio, suscitando non poche polemiche.

22/03/2019 – Salvatore Lucchese



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