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29 Marzo, 2024

Il meridionalista Rosario Marra: “Decreto Rilancio, approvato alla Camera un emendamento ‘foglia di fico’ all’art. 241”



La crisi economica e sociale innescata dall’emergenza coronavirus invece di fungere da occasione per rivedere radicalmente il modello di sviluppo italiano basato su logiche coloniali di tipo estrattivo e sperequativo rafforza, di contro, nelle classi dirigenti nazionali la scelta di foraggiare sistematicamente ed indebitamente la locomotiva Nord a discapito del Sud e dell’opportunità concreta di avviare lo sviluppo equo, coeso, armonico ed equilibrato dell’intero Paese.

Come di recente ha osservato il Presidente della Svimez, Adriano Giannola, siamo in presenza di “un Governo senza visione che non sa alzare la testa: intanto il Nord sta trainando il Paese nell’ombra”. Per poi aggiungere subito dopo: “Se non si riesce a cambiare rotta l’Italia non arriverà sana e salva al giro di boa del 2050” (Il Quotidiano del Sud, 9 luglio 2020).

È all’interno di questo contesto che si inseriscono i “nuovi scippi al Sud”, denunciati già da mesi da Rosario Marra, Segretario della Federazione napoletana di Rif. Comunista, e da alcune forze meridionaliste, Il Sud Conta, il Comitato “G. Salvemini” e Lab-Sud.

Proprio ieri, via social, Marra ha lanciato l’allarme sull’ennesima “foglio di fico” utilizzata dalle forze politiche della maggioranza per coprire lo scippo al Sud dei fondi europei 2014-2020.

Nelle scorse settimane – ha osservato Marra – parte delle forze meridionaliste ha giustamente criticato quanto contenuto nell’art. 241 (Utilizzo del Fondo sviluppo e coesione per il contrasto all’emergenza Covid-19) perché in esso si fa riferimento all’utilizzo della ‘flessibilità territoriale’ per le risorse del Fondo sviluppo e coesione. Ciò significa ha proseguito il dirigente politico che si possono dirottare parte delle risorse europee di questo fondo dalle Regioni deboli a quelle forti”.

Ebbene – ha proseguito il dirigente politico – l’emendamento approvato, su proposta di deputati Cinque Stelle, non mette minimamente in discussione questo aspetto ma si limita a ribadire l’attuale normativa sulla ripartizione percentuale delle risorse del Fondo Sviluppo e coesione (80% al Mezzogiorno e 20% alle altre Regioni) fatto che formalmente non è messo in discussione dal Decreto Rilancio”.

È chiaro – ha concluso Marra – che un emendamento simile (la ‘foglia di fico’) ha trovato la maggioranza per essere approvato, ora speriamo che nel prossimo passaggio al Senato si abbia la possibilità di far passare un emendamento ben diverso, attraverso la Senatrice Nugnes e chi vorrà condividerne il contenuto, dove si vieti il ricorso alla flessibilità nell’uso del Fondo Sviluppo e coesione in modo da bloccare questa ulteriore forma di scippo al Sud”.

10/07/2020 – Salvatore Lucchese



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