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19 Aprile, 2024

Il laboratorio “legionella” dell’Arpa Campania: i dati 2017



In Campania il sistema di sorveglianza della “malattia del legionario” fa perno sull’agenzia ambientale. 87 i siti ispezionati nella regione in un anno. Arpac ha partecipato alla conferenza internazionale di settore a Lione.

Il quadro clinico della legionellosi è rappresentato  da una severa polmonite, provocata dall’inalazione di aerosol di acqua contaminata dal batterio Legionella pneumophila. L’Arpa Campania dal 2001 è particolarmente attenta a questa problematica attraverso le attività del Laboratorio di riferimento regionale per la legionellosi istituito nel Dipartimento provinciale di Salerno.

Il laboratorio ricerca la fonte ambientale causa di contagio,prelevando campioni di acqua, aerosol, biofilm nei punti critici degli impianti termoidraulici e di condizionamento degli edifici frequentati dai pazienti che hanno contratto la malattia. Il laboratorio è accreditato dal 2012 secondo la norma UNI EN ISO / IEC 17025 per la ricerca e tipizzazione di Legionella spp. nella matrice acquosa, avendo adottato il metodo descritto nella UNI EN ISO 11731:2017.


Attività del Laboratorio di riferimento regionale per la legionellosi (Arpa Campania) nel 2017. Interventi di primo controllo.

A Lione dal 28 al 30 agosto 2018 si è svolta la 5a Conferenza dello ESCMID Study Group for Legionella Infections (ESGLI) fino al 2011 denominato European Working Group for Legionella Infections (EWGLI) e che dal 1986 riunisce scienziati europei e mondiali, esperti di legionella per un proficuo confronto tecnico-scientifico. Fin dal 2008 l’Arpa Campania ha preso parte a questo interessante appuntamento annuale della comunità scientifica internazionale per condividere esperienze e conoscenze multidisciplinari.

I temi principali affrontati durante il meeting di Lione hanno riguardato: il trend della malattia in Europa nel 2017, gli outbreaks (epidemie in Europa nel 2017), gli aspetti clinici e diagnostici, l’interazione ospite-microbo e microbo-ambiente, infine la prevenzione, la sorveglianza ambientale e clinica e le strategie di controllo.
Il Laboratorio regionale di riferimento della Campania ha presentato un poster dal titolo “Activity of Legionella Regional Reference Laboratory: report of the year 2017”, in cui alla platea internazionale di esperti sono stati presentati i dati di un anno di attività del laboratorio.



In Campania nel 2017 sono stati notificati al Laboratorio 116 casi di legionellosi con 5 decessi così suddivisi: 71 associati ai viaggi, 13 nosocomiali e 32 comunitari. Il Laboratorio ha ispezionato 87 siti: 51 hotel, 14 strutture sanitarie, 18 abitazioni e 4 sedi lavorative. Dei 51 hotel, 27 sono risultati positivi con una contaminazione di Legionella sierogruppo 1 (Lp.1) – il genotipo più aggressivo – pari al 68% e di altri tipi di legionelle (Lp3, Lp5, Lp6 e Lp8) in percentuale più basse. Delle 14 strutture sanitarie, 7 sono risultate positive prevalentemente per la presenza di Lp.1 e solo in una struttura è stata isolata Lp.8.

Le attività del Laboratorio di riferimento regionale per la legionellosi (Arpa Campania). Interventi post-bonifica.

Mentre le sedi di lavoro controllate non hanno presentato contaminazione da Legionella, tre abitazioni sono risultate positive. La fonte di contaminazione era attribuibile in due casi alle cisterne per la riserva d’acqua esposte al sole e nel terzo all’utilizzo della doccia idromassaggio, in cui è stato evidenziata un’elevatissima concentrazione di batteri (30000 UFC/L), che ha causato la morte di una signora di 67 anni.

Riteniamo, quindi, importante sensibilizzare i cittadini sulle insidie di questo germe che può facilmente nascondersi nelle nostre case: occorre conoscerne l’habitat e mettere in pratica un’efficacia prevenzione. L’Agenzia collabora alla sorveglianza ambientale preventiva della legionella in diverse strutture sanitarie campane, tra cui le aziende ospedaliere Giuseppe Moscati di Avellino e Gaetano Rummo di Benevento e i 12 presìdi ospedalieri dell’Asl di Salerno.



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